a ciambra

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a ciambra

un film di Jonas Carpignano
con Pio Amato, Koudous Seihon, Damiano Amato
Sceneggiatura: Jonas Carpignano ● Fotografia: Tim Curtin
Montaggio: Affonso Gonçalves ● Musica: Dan Romer
Produzione: Stayblack Productions
Distribuzione: Academy Two
Italia, Brasile, Francia, Germania, 2017 ● 120 minuti

v.o. italiano

Cannes IFF : Europa Cinemas Label alla Quinzaine des Réalizateurs

Dopo il tutto esaurito durante i LUX Film Days rimane in sala il secondo lungometraggio di Jonas Carpignano, il promettente regista italoamericano che per questo film, realizzato nei pressi di Gioia Tauro, dove il regista vive, ha ricevuto il sostegno produttivo e i consigli per il montaggio nientepopodimenoché da Martin Scorsese.

Nella Ciambra, una piccola comunità rom nei pressi di Gioia Tauro, Pio Amato cerca di crescere più in fretta possibile, a quattordici anni beve, fuma ed è uno dei pochi in grado di integrarsi tra le varie realtà del luogo: gli italiani, gli immigrati africani e i membri della comunità rom. Pio segue ovunque suo fratello Cosimo, imparando il necessario per sopravvivere sulle strade della sua città. Quando Cosimo scompare le cose per Pio iniziano a mettersi male, dovrà provare di essere in grado di assumere il ruolo di suo fratello e decidere se è veramente pronto a diventare un uomo

«La prima volta che ho incontrato la famiglia Amato era il 2011, dopo che la mia Fiat Panda, con tutte le mie apparecchiature cinematografiche, era stata rubata. Eravamo a Gioia Tauro per girare A Chjana (il cortometraggio da cui poi sarebbe nato Mediterranea). A Gioia Tauro quando una macchina sparisce, la prima cosa da fare è “chiedere agli zingari”. Ed è stata la prima volta che ho visto la Ciambra. Mi sono innamorato immediatamente dell’energia di quel posto. Ogni volta che racconto questa storia, Pio dice di ricordarsi di avermi visto ma di non avermi notato, ma anche io non feci attenzione a lui, c’erano troppe cose da fare. Dovemmo aspettare tre giorni per riavere la macchina perché il nonno di Pio (che ha ispirato il personaggio di Nonno Emiliano ) era appena morto e loro non potevano contrattare il riscatto per la macchina prima dei funerali. La processione durante il rito funebre mi impressionò talmente tanto che cinque anni dopo la riproposi nel film. Tutta questa vicenda ebbe un tale impatto su di me che di lì a poco iniziai la stesura della versione breve di A Ciambra.» (Jonas Carpignano)

«Il regista di A Ciambra, Jonas Carpignano, ha vissuto a lungo negli Stati Uniti ma non ha mai smesso di pensare all’Italia, alle sue zone povere e remote, mettendo al centro gli emarginati che le abitano. Dopo l’ottimo Mediterranea, purtroppo inedito in Italia malgrado la positiva presentazione a Cannes nel 2015, ora, grazie alla lungimiranza di Accademy Two, arriva in sala il suo secondo lungometraggio, il migliore dei film italiani visti quest’anno a Cannes. È stata una delle rivelazioni della Quinzaine des réalisateurs, dove ha vinto l’importante Label cinemas award come miglior film europeo. Anche se non è un capolavoro – ma siamo convinti che Carpignano possa stupire ulteriormente in futuro – si tratta un film eccellente e soprattutto molto originale» (Francesco Boille, Internazionale.it)