che cos’è l’amore

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Che cos’è l’amore

un film di Fabio Martina
con Vanna Botta, Danilo Reschigna
soggetto e sceneggiatura: Fabio Martina   fotografia: Giuseppe Ceravolo
montaggio: Luigi Carbone  suono: Marco Meazza
distribuzione: movieday
Italia, 2017 • 64 minuti

v.o. in italiano

il film racconta la tenera e poetica storia d’amore di Vanna, pittrice, 93 anni, e di Danilo, drammaturgo e attore teatrale, 50 anni. A Milano Vanna e Danilo s’incontrano e si amano, mentre sullo sfondo, la città si trasforma freneticamente.

Milano, giorni nostri. Danilo Reschigna è un uomo di 50 anni affetto da tetraparesi spastica. Di professione fa il drammaturgo e l’attore teatrale. Ha vissuto con i suoi genitori fino alla loro scomparsa e non ha mai avuto una relazione d’amore vera. Vanna Botta ha 93 anni e a dispetto della sua età è una donna vitale: fa la pittrice, figlia d’arte di un grande e noto scultore. Si è sposata una sola volta nella sua vita e dopo la morte del marito, non ha più avuto altri uomini. Danilo e Vanna sono due artisti, due persone singolari; ciò che li rende unici è qualcosa che hanno in comune: il loro amore.

«Esplorando il tema universale di Eros e Thanatos, in un gioco tra realtà e finzione, “Che cos’è l’amore” narra la relazione sentimentale tra Danilo e Vanna, sia osservando sia ricostruendo la loro quotidianità densa di silenzi e di parole sussurrate, di ritmi lenti e gesti delicati – l’alzata dal letto alla mattina, la colazione, il pranzo, la passeggiata nel parco e al Cimitero Monumentale dove sono custodite alcune opere scultoree del padre di Vanna, le prove teatrali di Danilo, il lavaggio del corpo che Vanna fa a Danilo, la scena d’amore nella camera da letto, le coccole prima di addormentarsi. A metà tra rappresentazione del reale e sua rielaborazione poetica, il documentario vuole fotografare la dimensione temporale dei due protagonisti: quella della vita limitata dall’attesa della morte, quella assoluta dell’amore e dell’arte che preoccupata solo di compiacere se stessa si pone in contrasto con l’implacabile e prepotente ritmo del mondo al di fuori.» (Fabio Martina)

«Il film (…) vede i due attori protagonisti raccontare quella che è la propria storia d’amore nella vita reale. Con interessanti spunti di riflessione ed esilaranti momenti di ironia e semplice comicità domestica, la loro quotidianità è raccontata attraverso un’equilibrata regia agrodolce che alterna con sapienza momenti di genuinità dell’amore a lunghe sequenze di muto e rumori di fondo del traffico, delle persone, dei rumori della città ma anche del silenzio dell’appartamento – espresse anche in musica dalla colonna sonora – a raccontare la disarmante riflessione esistenziale che temi come vecchiaia, amore e vita di coppia propongono necessariamente giorno per giorno.» (Massimo Renna, mentelocale.it)