ALLA RICERCA DI VAN GOGH

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Alla ricerca di Van Gogh
China’s Van Goghs

un film di Yu Haibo, Yu Tianqi Kiki
con Zhao Xiaoyong, Yongjiu Zhou
sceneggiatura: Yu Haibo, Yu Tianqi Kiki ● fotografia: Yu Haibo
montaggio: Søren B. Ebbe, Tom Hsin-Ming Lin, Axel Skovdal Roelofs
musiche: Lukas Julian Lentz ● produzione: Century Image Media, Trueworks
distribuzione: Wanted
Cina, Paesi Bassi, 2016 ● 82 minuti

v.o.mandarino con sottotitoli in italiano

➽ IDFA Amsterdam 2016; Nyon, Visions du réel

il viaggio di un pittore copista dalla Cina ad Amsterdam diviene una scoperta di sé e dell’Arte: una metafora dei travagli di una Cina in profonda transizione e di un Occidente che rischia di sperperare il tesoro della propria identità.

Un esercito di Van Gogh cinesi. È il paesaggio umano del quartiere di Dafen, nella metropoli cinese di Shenzhen, dove si lavora a ritmi incessanti per fabbricare riproduzioni esatte dei quadri di Van Gogh, molto richieste sul mercato internazionale. Ma a Zhao Xiaoyong, ex contadino divenuto pittore, questa dimensione oggettivante, che sottrae alla forma il suo contenuto, non basta più. Vuole capire meglio Van Gogh, toccare il cuore di ciò che non può essere riprodotto: l’anima di un artista e della sua opera. E vuole conquistare la propria.

«Un racconto toccante sulla limitatezza degli orizzonti di chi è meno fortunato – che si concretizza in una scena in cui Xiaoyong si fotografa davanti a riproduzioni di monumenti europei, sperando di ingannare qualcuno sui social network – che diventa una riflessione più profonda sul senso dell’arte e della sua riproducibilità, nell’epoca che va configurandosi. Ben oltre la visione di Walter Benjamin sulla riproducibilità tecnica dell’arte, in scenari pre-rivoluzione industriale in cui l’opera è sì riprodotta manualmente, ma con ritmi di lavoro industriale (e un plusvalore che arriva a dieci volte tanto). Nell’epoca del successo di Loving Vincent e della trasformazione di Van Gogh in una sorta di popstar maledetta, un brusco ritorno alla realtà del business che si cela dietro le quinte.» (Emanuele Sacchi, MYmovies.it)