I BAMBINI DI RUE SAINT-MAUR 209

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I BAMBINI DI RUE SAINT-MAUR 209
LES ENFANTS DU 209 RUE SAINT-MAUR, PARIS XE

un film di Ruth Zylberman
sceneggiatura: François Prodromidès, Ruth Zylberman ● fotografia: Cédric Dupire
montaggio: Valérie Loiseleux ● musiche: Nicolas Repac
produzione: ARTE France
distribuzione: Lab 80 film
Francia, 2017 ●  100 minuti

v.o. francese con sottotitoli in italiano

lunedì 25 gennaio ospite in sala la regista

Un edificio, la loro infanzia, un unico organismo vivente portatore di Memoria, capace di raccontare cosa resta delle vite di un tempo, brutalmente interrotte.
In occasione del Giorno della Memoria la regista e storica Ruth Zylberman ci offre una nuova prospettiva attraverso un doloroso viaggio nel tempo e nella memoria.

Ruth Zylberman ha scelto un edificio parigino di cui non sapeva nulla, il 209 di Rue Saint-Maur. Per diversi anni ha indagato con l’obiettivo di ritrovare i vecchi inquilini del palazzo, per poter ricostruire la storia di quella che era stata una piccola comunità ebrea durante l’occupazione nazista. Ha ritrovato alcuni degli ex abitanti del 209 nelle periferie di Parigi, a Melbourne, New York e Tel Aviv e ha filmato i loro racconti.

«È stato scoprendo il censimento del 1936 che mi sono accorta che un terzo dei 300 abitanti del 209 di Rue Saint-Maur erano ebrei. Dei 52 deportati, nove erano bambini. I suoni, gli odori, gli oggetti familiari dei luoghi dove abbiamo vissuto impregnano la nostra memoria. Per quelli la cui condizione di sopravvivenza è stata di nascondere ciò che ha spezzato la loro vita, una rampa di scale, il pavimento di un cortile, un corridoio o una finestra sono tante piccole pietre verso un passato ritrovato che, anche se in forma frammentata, essi saranno capaci di trasmettere» (Ruth Zylberman)

«Ruth Zylberman riesce a compiere un vero un viaggio nel tempo. E ci riesce grazie all’unità di spazio, scegliendo un edificio parigino, il 209 di Rue Saint-Maure e un momento esatto: quello di una retata, alle prime ore dell’alba, durante la quale intere famiglie furono deportate, bambini e neonati compresi. Non si tratta di semplici interviste ai protagonisti di quella vicenda storica (…) ricerca i suoni, i rumori di quel giorno, lo sgomento, la paura paralizzante nei volti di chi l’ha vissuta, o di chi ancora non aveva saputo o creduto. Ricerca, insomma, la verità. Quando la cinepresa si sofferma sulla vita quotidiana delle famiglie che abitano Rue Saint-Maur 209 oggi, ritraendo i giochi dei bambini, le loro risa, sta in realtà compiendo un miracolo, perchè ci sta mostrando i bambini di allora, e noi li stiamo vedendo davvero. (…) uno dei documentari più autenticamente e profondamente commoventi che siano mai stati girati.» (Emanuela Di Matteo, Silenzioinsala.com)