The cave

/ / Mese del documentario

THE CAVE

un film di Feras Fayyad
con Amani Ballour, Salim Namour
sceneggiatura: Alisar Hasan, Feras Fayyad  ● fotografia: Muhammed Khamir Al Shami
montaggio: Denniz Göl Bertelsen, Per K. Kirkegaard ● musiche: Matthew Herbert
produzione: Hecat Studio
Siria/Germania/Danimarca, 2019 ● 95 minuti

v.o. siriano con sottotitoli in italiano

2019, TFF: miglior documentario

torna al Cinema Beltrade il Mese del Documentario, una delle manifestazioni più rappresentative dedicate alla diffusione del cinema del reale nel nostro Paese, un ‘festival diffuso’ che propone il meglio della produzione documentaristica italiana ed internazionale.

tutti gli appuntamenti:
28-11, The cave (F.Fayyad)
3-12, Non è sogno (G.Cioni)
10-12, One child nation (N.Wang e J.Zhang)
20-12, Una Primavera (V.Primavera)

dal regista di Last men in Aleppo, un nuovo ritratto implacabile della guerra in Siria che questa volta si affida allo sguardo e al coraggio femminile per tratteggiare una cronaca di quotidiano orrore e di atavico pregiudizio.

Ghouta è un villaggio situato nella periferia di Damasco, il luogo che nel 2013 ricevette il peggior attacco con armi chimiche registrato negli ultimi venticinque anni. Quando tutti i centri medici di Ghouta rimangono distrutti o inutilizzabili, i sopravvissuti ai bombardamenti operati dall’esercito di Bashar al-Assad costruiscono un nuovo ospedale sotterraneo che collega tutte le aree della città attraverso gallerie. La quotidiana vita caotica di dottori, infermieri e pazienti ci viene così raccontata attraverso la giovane dottoressa Amani Ballor, specializzata in pediatria: decisa e motivata, deve tuttavia confrontarsi ogni giorno con molti pazienti che, nonostante siano sopravvissuti ai bombardamenti, non vogliono essere curati o toccati da una donna. Solo i colleghi medici della dottoressa Amani, in particolare il dottor Salim e l’infermiera Samaher, la trattano con il rispetto che merita.

«Quello che le donne stanno provando a fare, il cambiamento per cui lottano e il senso di solidarietà e coraggio che si trasmettono l’un l’altra, specialmente con le generazioni più giovani, rivela il maschilismo tossico che controlla il paese. E se volete un simbolo di tutto questo pensate al presidente Assad: era un medico lui stesso ma ha utilizzato la sua conoscenza a fini bellici e distruttivi. Queste donne invece combattono esclusivamente per salvare vite.» (Feras Fayyad)

«The Cave irrompe nel nostro quotidiano tranquillo e soprattutto pacifico e democratico, e ci mette davanti agli occhi la nuda e cruda realtà della guerra: grazie a una fotografia nitida, una regia fissa sui bombardamenti, che poi percorre le macerie fino a farci entrare nel tunnel buio che porta all’ospedale sottoterra, The Cave è un documentario potente e reale, che resta dentro non soltanto durante l’ora e mezza di proiezione ma continua a dare allo spettatore quella terribile sensazione che non ci sia una via di scampo.» (Anna Quaranta, Taxidrivers.it)