GOODBYE, DRAGON INN – Le vie del cinema

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GOODBYE, DRAGON INN (BU SAN)

un film di Tsai Ming- Liang
con Lee Kang-Sheng, Chen Shiang-Chyi, Kiyonobu Mitamura
sceneggiatura: Tsai Ming- Liang ● fotografia: Liao Pen-jung
montaggio: Chen Sheng-chang ● suono: Tu Duu-chih
produzione: Homegreen Films
Taiwan 2003 ● 82 minuti

2003, Asia-Pacific FF, Premio Speciale della Giuria ● Chicago IFF, Miglior Film
Mostra del Cinema di Venezia, Premio FIPRESCI

v.o. cinese con sottotitoli in italiano

Per “Le Vie del Cinema”, un film dalla Mostra del Cinema di Venezia 76,
presentato come evento speciale nell’edizione restaurata
per info su prenotazioni e biglietti consultare il sito dedicato:
le vie del cinema

LE VIE DEL CINEMA propone un film presentato una prima volta a Venezia nel 2003 e ora restaurato e ripresentato alla 76° edizione, quasi a ribadire che si tratta di un film necessario e imperituro, da proporre e riproporre ad ogni generazione che abbia la curiosità di scoprire e interrogarsi sull’essenza stessa del cinema.

per info su prenotazioni e biglietti si consiglia di consultare la pagina le vie del cinema

L’ultima proiezione prima che un vecchio cinema chiuda per sempre.
Nel cinema un giovane giapponese trova rifugio dalla pioggia scrosciante. La sala sembra vuota, senza vita, ma ci sono delle presenze oltre ai pochi spettatori…
Nonostante lavorino da anni nello stesso cinema, la bigliettaia invalida e il giovane proiezionista non si sono mai incontrati.
Poiché questa è l’ultima occasione, la graziosa bigliettaia vuole dividere con il bel proiezionista il suo dolce della fortuna a forma di pesca. Ma quando va nella cabina di proiezione, lui non è ancora arrivato. Lei lo cerca nei labirintici corridoi del vecchio cinema… Lo schermo gigantesco è illuminato da Dragon Inn, un film di cappa e spada di grande successo trentasei anni prima. Il giapponese nota due uomini che assomigliano molto agli attori sullo schermo. Ora più anziani, sono seduti nel buio del vecchio cinema. Guardano il film, ricordano, rimpiangono il tempo passato…
Sono persone vere? O sono spiriti che non vogliono andarsene?

«Quando il pubblico vede i miei film si pone delle domande come: “Perché pochi dialoghi? Perché assente la musica? E perché ci sono sempre gli stessi attori?”. Domande che non si pone per altri film perché sa già cosa aspettarsi, nulla è imprevisto. Andare a vedere un film diventa un’abitudine che viene spezzata da un film molto diverso, che spiazza. I film sono diventati una sorta di oppio per distrarsi dalla realtà. Prima di andare all’università vedevo sempre film hollywoodiani e li avevo in un certo modo interiorizzati. Poi mi dedicai al cinema europeo e lo trovai più vicino alla realtà, così ho scoperto un nuovo mondo. Ad esempio mi colpì moltissimo Rainer Werner Fassbinder. Ero abituato a vedere storie d’amore tra belli, non tra una vecchia e un nero. (…) Scoprire la realtà è un valore fondamentale che spesso è trascurato.» (Tsai Ming-liang)

«Cultore di sequenze elegantemente confezionate, in cui per la maggior parte del tempo la presenza degli attori e’ fisicita’ pura, senza alcun dialogo – tanto la scrittura di Tsai riesce visivamente a caricare di senso il film -, il regista restituisce la consapevolezza struggente dell’unicità di un momento.
Sospeso in una dimensione atemporale, in un cui non mancano momenti di humour, Goodbye Dragon Inn si chiude lasciando allo spettatore, quella stessa sensazione di smarrimento ed amarezza che sembrano provare i suoi personaggi.» (Luisa Ceretto. Mymovies.it)