ammore e malavita

/ / Senza categoria

ammore e malavita

un film di Marco e Antonio Manetti
con Giampaolo Morelli, Serena Rossi, Claudia Gerini, Carlo Buccirosso
Sceneggiatura: Michelangelo La Neve , Manetti Bros. ● Fotografia: Francesca Amitrano
Montaggio: Federico Maneschi ● Musica: Pivio e Aldo De Scalzi
Produzione: Carlo Macchitella, Manetti Bros.
Distribuzione: 01 Distribution
Italia, 2017 ● 133  minuti

v.o. italiano

esce nelle sale il nuovo film dei Manetti Bros. Ammore e malavita, la conferma dell’amore dei fratelli Manetti per Napoli, raccontato con un musical che passa dalla commedia arrivando al noir con splendida disinvoltura. Dopo Song’e Napule una conferma dell’originalità dei due geniali fratelli.

Napoli. Ciro (Giampaolo Morelli) è un temuto killer. Insieme a Rosario (Raiz) è una delle due “tigri” al servizio di don Vincenzo (Carlo Buccirosso), “o’ re do pesce”, e della sua astuta moglie, donna Maria (Claudia Gerini). Fatima (Serena Rossi) è una sognatrice, una giovane infermiera. Due mondi in apparenza così distanti, ma destinati a incontrarsi, di nuovo. Una notte Fatima si trova nel posto sbagliato nel momento sbagliato. A Ciro viene dato l’incarico di sbarazzarsi di quella ragazza che ha visto troppo. Ma le cose non vanno come previsto. I due si trovano faccia a faccia, si riconoscono e riscoprono, l’uno nell’altra, l’amore mai dimenticato della loro adolescenza.

«Quel filo iniziale già conteneva molte cose, ci abbiamo costruito intrecci e personaggi, ma ci abbiamo messo dentro la Napoli che noi amiamo, e con cui abbiamo imparato a giocare Il nostro è un film che nasce e resta in un altro territorio, mica si chiede di politiche internazionali agli sceneggiatori di 007 Bond?» (Manetti Bros.)

«Teatro en plein air, Napoli è per la seconda volta protagonista del cinema degli autori romani (Song’e Napule), concentrato sulla lingua, il gesto, la tradizione popolare, il sottogenere, la performance e rielaborato in qualcosa che avvicina il concetto di opera d’arte totale. Un’esperienza pre-estetica dell’espressione artistica in cui ogni manifestazione umana è fusa insieme. Musica, danza, pittura, scultura, narrazione, teatro, cinema, recitazione si fondono in maniera indistinta e primordiale nella sceneggiata sentimentale dei Manetti, liberando a pieno campo la creatività da ogni forma di costrizione dei singoli mezzi espressivi..» (Marzia Gandolfi, mymovies.it)