C’era una volta a…Hollywood

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C’ERA UNA VOLTA A…HOLLYWOOD
ONCE UPON A TIME IN…HOLLYWOOD

un film di Quentin Tarantino
con Leonardo DiCaprio, Brad Pitt, Margot Robbie, Al Pacino, Timothy Olyphant, Emile Hirsch,
Zoe Bell, Dakota Fanning, Kurt Russell, Damian Lewis, Michael Madsen, Luke Perry
sceneggiatura: Quentin Tarantino ● fotografia: Robert Richardson ● montaggio: Fred Raskin
produzione: Heyday Films, Sony Pictures Entertainment (SPE)
distribuzione: Sony Pictures Italia/Warner Bros. Pictures Italia
Stati Uniti, Gran Bretagna, 2019 ● 145 minuti

v. doppiata in italiano

2019 – Festival di Cannes, in concorso ● Palm Dog per il pitbull Brandy
Locarno IFF: In competizione per il Variety Piazza Grande Award
People’s Choice Awards, in concorso

Il 9° film di Quentin Tarantino: la celebrazione di un’epoca contraddittoria, il sogno della redenzione attraverso il grande schermo, in poche parole un atto d’amore per il cinema.

Siamo a Hollywood, 1969. Rick Dalton (Leonardo DiCaprio) è un attore in crisi, passato dalla tv al cinema, che sente che la sua carriera è in fase discendente. A fargli da amico, psicologo e autista è la sua controfigura, Cliff Booth (Brad Pitt), dal passato misterioso. Le loro vite si incrociano con quella di Sharon Tate (Margot Robbie), bellissima nuova vicina di casa di Rick, che ha appena sposato il regista Roman Polanski e si appresta a diventare una diva. Almeno prima di incontrare la famiglia di Charles Manson.

«È un film sul fare i film. Ce ne sono scaffali pieni: da Singin’ in the rain a Effetto notte a Stuntman. Ma in effetti è anche un film sull’amicizia. Dopo aver lavorato un po’ sui personaggi mi sono chiesto che storia volevo raccontare: ho costruito una situazione più melodrammatica per i due amici, ma poi mi sono reso conto che non c’era bisogno di storia. Questi due sono la storia: l’ambiente, il periodo e il sapere cosa sarebbe successo erano più che sufficienti. Mi sono sbarazzato di un plot melodrammatico per andare in giro qualche giorno con Rick e Cliff.» (Quentin Tarantino)

«In risonanza con Django Unchained e Bastardi senza gloria, che offrivano un’alternativa alla Storia facendo un falò dei gerarchi nazisti e dei bianchi schiavisti dell’America alla vigilia della Guerra Civile, C’era una volta…a Hollywood segue lo schema appropriandosi della storia del cinema, di una storia del cinema. La vendetta, sempre. Sempre più catartica, sempre più selvaggia, sempre più appassionante e sadica sul piano della rappresentazione. A compierla è un altro irresistibile tandem, due naufraghi della sottocultura hollywoodiana, un attore di serie B e la sua controfigura, che sembrano sognare ciascuno la vita dell’altro mentre le rispettive carriere colano a picco sotto il peso dei fallimenti e delle frustrazioni. Ma la vendetta questa volta non è quella dei personaggi, inconsapevoli ‘dei fatti reali’, ma è quella di un autore romantico che crede nell’immenso potere del cinema, che crede che tutto sia ancora possibile, come se la finzione potesse deflagrare la realtà» (Marzia Gandolfi, mymovies.it)