Croce e delizia

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CROCE E DELIZIA

un film di Simone Godano
con Alessandro Gassmann, Jasmine Trinca, Fabrizio Bentivoglio e Filippo Scicchitano
Sceneggiatura: Giulia Steigerwalt ● Fotografia: Daniele Ciprì
Montaggio: Gianni Vezzosi ● Musiche: Andrea Farri
Produzione: Groenlandia, Picomedia, Warner Bros Italia
Distribuzione: Warner Bros Italia
Italia, 2019 ● 100 minuti

al secondo film da regista Simone Godano si conferma un talentuoso autore di commedie, che forte di un cast di primo ordine riesce a raccontare i pregiudizi e le insicurezze degli italiani con ironia e leggerezza.

I Castelvecchio e i Petagna sono due famiglie agli antipodi, diverse per estrazione sociale e mentalità, che si trovano a passare le vacanze estive assieme. Le loro vite vengono scombussolate quando i rispettivi capofamiglia, Tony e Carlo, annunciano di essere innamorati e di volersi sposare. I loro figli Penelope e Sandro faranno di tutto per mandare a monte la loro unione.

«Il tema del film è l’accettazione, o meglio, rispettare le scelte, quando queste, sono dettate dall’amore. Quando una scelta è dettata dall’amore non si può non accettare e soprattutto, all’interno di una famiglia, dove l’amore deve essere il traino di tutti i legami. Una frase detta da Fabrizio Bentivoglio a Jasmine Trinca durante il film, e che a me piace molto è: “Lasciati sorprendere ogni tanto dalla vita che è bello”. Mi piace questa frase perché nella vita non bisogna etichettare tutto. Bisogna liberarsi da tutti i pregiudizi. La sorpresa nella vita è bella..» (Simone Godano)

«Un affresco reale, lontano da moralismi o parodie, al quale tanto hanno dato gli interpreti di questo burrascoso viaggio di formazione: Alessandro Gassmann e Fabrizio Bentivoglio tratteggiano con raffinata pacatezza i propri ruoli, sinceri e profondamente umani. (…) Sono la sorpresa e la semplicità le parole chiave di questa commedia(…), certamente un passo in avanti nel genere, per la scelta di affrontare il reale senza soluzioni accomodanti, e la capacità di parlare di omosessualità evitando di scadere nell’eccentrico o peggio, nel carnevalesco.» (Elisabetta Bartucca, mymovies.it)