I due papi

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I due papi – The Two Popes

un film di Fernando Meirelles
con Anthony Hopkins, Jonathan Pryce, Sidney Cole, Lisandro Fiks;
sceneggiatura: Anthony McCarten ● fotografia: César Charlone
montaggio: Fernando Stutz ● musiche: Bryce Dessner
produzione: Netflix
distribuzione: Cineteca di Bologna
Stati Uniti, Regno Unito, Italia, Argentina, 2019 ● 125 minuti

v.o. inglese, spagnolo, latino, portoghese, tedesco, italiano con sottotitoli in italiano

Dopo l’anteprima mondiale al Telluride FF e la partecipazione al TIFF, arriva anche in Italia “I Due Papi”: film che porta in scena lo storico passaggio di consegne al soglio pontificio tra Papa Benedetto XVI e Papa Francesco. Un dialogo, un duello, un confronto tra due opposte visioni della Chiesa e del mondo e tra due mostri sacri del cinema come Anthony Hopkins e Jonathan Pryce.

Siamo nel 2012, frustrato dalla direzione in cui sta andando la Chiesa, Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, chiede a Papa Benedetto il permesso per andare in pensione. Invece, di fronte allo scandalo e al dubbio, l’introspettivo Joseph Ratzinger convoca il suo critico più duro e futuro successore a Roma per rivelargli un segreto che avrebbe scosso le basi della Chiesa Cattolica.
Dietro le mura vaticane, inizia una lotta tra tradizione e progresso, senso di colpa e perdono. I due uomini molto diversi affrontano il loro passato per trovare un terreno comune e forgiare un futuro per un miliardo di credenti in tutto il mondo.

«Non sapevo nulla del Vaticano. Non ero molto interessato alla politica della Chiesa: sono cattolico, ma non molto convinto. Ma la vicenda dei due Papi era troppo affascinante: ovviamente nessuno sa davvero cosa si siano detti durante l’incontro antecedente l’elezione di Francesco nel 2013, ma ciò che rende geniale la sceneggiatura di questo film è che tutte le battute sono state prese da reali interviste o dichiarazioni trovate nei libri. E ogni parola ha ancora più valore grazie all’eccellente lavoro di Hopkins e Pryce: loro si stimano e si piacciono, e questo permette allo spettatore di percepire una real connessione tra i due in ogni scena. Con questi attori non si ha mai bisogno di dirigere molto, bisogna solo lasciarli lavorare» (Fernando Meirelles)

«Raccontare la storia di due pontefici entrambi viventi, immaginare di poter spiare le loro conversazioni private e filmare dialoghi ai nessuno ha avuto l’opportunità di assistere è un progetto ad alto rischio. Poteva finire in un disastro e, invece, il film I due papi ha già conquistato la critica (…). Il merito va all’interpretazione dei due attori protagonisti (…), ma anche alla sceneggiatura di Anthony McCarten (…) che sfrutta al massimo il potenziale di un confronto fra due personalità e due visioni praticamente agli opposti. Che si tratti di grandi questioni di dottrina cristiana, come di minuzie della vita quotidiana. Dal un lato, il papa tedesco che calza babbucce rosse, beve aranciata e ama la musica classica, dall’altro il pontefice argentino che indossa scarpe consumate da predicatore, beve vino rosso e canticchia brani pop» (Enrica Brocardo, vanityfair.it)