Dunkirk – v.o. sott. ita

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Dunkirk

un film di Christopher Nolan
con Tom Hardy, Cillian Murphy, Mark Rylance, Kenneth Branagh, James D’Arcy,
Harry Styles, Aneurin Barnard, Jack Lowden, Barry Keoghan
Sceneggiatura: Christopher Nolan ● Fotografia: Hoyte van Hoytema
Montaggio: Lee Smith ● Musiche: Hans Zimmer
Produzione: RatPac-Dune Entertainment, Syncopy, Warner Bros.
Distribuzione: Warner Bros.
Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, 2017  ● 106 minuti

v.o. inglese sottotitolata italiano

una pagina storica della seconda Guerra Mondiale, raccontata dal regista Christopher Nolan, Dunkirk non è veramente un film di guerra, o almeno non è un film di guerra come gli altri

Dunkirk inizia con centinaia di migliaia di truppe britanniche ed alleate circondate dalle forze nemiche. Intrappolate sulla spiaggia con le spalle rivolte verso il mare, le truppe si trovano ad affrontare una situazione impossibile mentre il nemico si stringe intorno a loro. La storia si sviluppa tra terra, mare ed aria. Gli Spitfire della RAF si sfidano col nemico in cielo aperto sopra la Manica in difesa degli uomini intrappolati a terra. Nel frattempo, centinaia di piccole imbarcazioni capitanate da militari e civili tentano un disperato salvataggio, mettendo a rischio le proprie vite in una corsa contro il tempo per salvare anche solo una piccola parte del proprio esercito.

«Come regista di suspense-action-thriller cercavo di immaginare una situazione senza via di uscita, paradossale. Volevo raccontare qualcosa di più importante, non solo una storia di guerra, ma quella di persone normali che hanno vissuto un’esperienza straordinaria. Centinaia di migliaia di ragazzi intrappolati in balia del nemico, che avevano solo due scelte disperate: arrendersi o essere sterminati. La fine del film è lontana da entrambe le opzioni, e questo significa che la storia si è sviluppata in modo straordinario. Non è un film storico o di guerra, per me è un suspense-thriller. Avrei potuto descrivere quello che è realmente accaduto, ma ritengo che il cinema non sia una questione di autenticità, ma di responsabilità morale verso i protagonisti. Quando ho fatto Batman avevo il fiato dei fan sul collo, mentre questo era un caso diverso: c’è chi ha rischiato la vita per il futuro del mio Paese, mi sono sentito in dovere di ritrarre le loro storie nel migliore modo possibile.» (Christopher Nolan)

«Dunkirk è uno dei film di guerra più “puri” mai visti, oltre ad uno dei più grandiosi e originali, uno in cui gli uomini sono in secondo piano mentre in primo piano c’è la guerra stessa, il conflitto armato. Nolan mette subito in chiaro che, nonostante la guerra sia uno tra i soggetti più filmati e raccontati in assoluto dal cinema, lui ha trovato qualcosa da guardare, un elemento su cui incentrare la sua visione del conflitto bellico che nessuno aveva mai evidenziato con tale centralità: la noia, la calma innaturale e poi la morte che incombe ovunque, cioè la strana percezione del tempo da parte dei soldati. Tutto il cinema di Nolan si gioca sulla differenza tra il tempo del racconto (quanto dura il film) e il tempo degli eventi narrati, mescolati per rendere evidente allo spettatore quanto siano diversi e metterlo alla prova. (…) Questo regista che non crede nella leggenda, non crede nel sentimentalismo legato all’atto del raccontare, cerca di andare dritto alla verità della natura umana. Alla fine per Nolan nella guerra, ma anche nel cinema, l’esecuzione conta più della storia, l’aver “fatto”, aver dato tutto in un’impresa incredibile è molto più importante del motivo per cui lo si è fatto.» (Gabriele Niola, badtaste.it)