La ruota delle meraviglie V.O sott. ita

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La ruota delle meraviglie • Wonder Wheel

un film di Woody Allen
con Kate Winslet, Justin Timberlake, Juno Temple, James Belushi
Jack Gore, David Krumholtz
sceneggiatura: Woody Allen ● fotografia: Vittorio Storaro
montaggio: Alisa Lepselter
produzione: Amazon Studios
distribuzione: Lucky Red
Stati Uniti • 2017 • 101 minuti

v.o. inglese con sottotitoli in italiano

Grande ritorno di Woody Allen negli Stati Uniti per la terza volta con un racconto fatto di passione e tradimenti che ha per sfondo la pittoresca Coney Island degli anni ’50. Essenziale, immediato ed efficace, una perfetta commistione tra dramma teatrale e cinema con la fotografia di Vittorio Storaro, che trasforma ogni ripresa in un dipinto.

Il regista, oltrepassata la soglia degli 82 anni, dimostra di essere ancora capace di rinnovarsi, ipnotizzando e appassionando come da sempre riesce a fare.

Tra fragili speranze e nuovi sogni, le vite di quattro personaggi si intrecciano nel frenetico mondo del parco divertimenti: Ginny, ex attrice malinconica ed emotivamente instabile che lavora come cameriera; Humpty, il rozzo marito di Ginny, manovratore di giostre; Mickey, un bagnino di bell’aspetto che sogna di diventare scrittore; Carolina, la figlia che Humpty non ha visto per molto tempo e che ora è costretta a nascondersi nell’appartamento del padre per sfuggire ad alcuni gangster.

«Che tu legga una tragedia greca, Stendhal, Tolstoj o Dickens, i rapporti d’amore sono sempre presenti, perché per molti sono fonte di angoscia e conflitti. Comportano l’emergere di situazioni e di sentimenti complessi, profondi, intensi e che ci confondono. In particolare sono sempre stato incuriosito dai problemi delle donne. Nel corso dei secoli gli uomini si sono sempre dimostrati poco capaci di mostrare la propria sofferenza. Il codice maschile impone di non lasciar trapelare il dolore. Come quando un battitore viene colpito dal lanciatore: ci si aspetta che non mostri la propria sofferenza. Mentre le donne sono sempre state più aperte rispetto alle loro emozioni. Ho realizzato soprattutto commedie, ma ogni volta che ho cercato di fare un film drammatico quasi sempre – non sempre, ma quasi – ho parlato di donne in momenti difficili» (Woody Allen)

«Uno struggente carillon. (…) Un film fatto di illusioni, affetti ritrovati e perduti, bagliori di una vita diversa che poi viene negata. (…) Sogni perduti. L’illusione e la realtà. Con la fotografia di Vittorio Storaro (alla seconda collaborazione con Allen dopo Café Society) che si è ispirato ai dipinti su Coney Island dell’artista/fotografo Reginald Marsh oltre che a Norman Rockwell, che mostra quasi le vite parallele. Dove la mente spazia in un luogo impermeabile, dove è impossibile uscire. (…) Non è solo uno dei film più ispirati del regista di quest’ultima fase. La ruota delle meraviglie è uno dei migliori Woody Allen di sempre. Con i suoi ‘interiors’ che portano a galla l’altra faccia della felicità.» (Simone Emiliani, Sentieri Selvaggi.it)