Loro 1

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Loro 1

un film di Paolo Sorrentino
con Toni Servillo, Elena Sofia Ricci, Riccardo Scamarcio,
Kasia Smutniak, Euridice Axen, Fabrizio Bentivoglio
sceneggiatura: Paolo Sorrentino, Umberto Contarello ● fotografia: Luca Bigazzi
montaggio: Cristiano Travaglioli ● musiche: Lele Marchitelli
produzione: Indigo Film, Pathé e France 2 Cinéma
distribuzione: Universal Pictures
Italia, 2018 ● 103 minuti

v. originale in italiano

Loro 1 è la prima parte del nuovo film di Paolo Sorrentino, con protagonista Toni Servillo nei panni di un Silvio Berlusconi del quale si ritrae tanto un’intimità immaginata quanto un contesto di cortigianerie reinterpretate con maestria estetica. Sorrentino ci invita ad entrare in un mondo dove il lusso, la bellezza e la decadenza si fondono assieme e ci introduce a un protagonista che è anche lo specchio di un’epoca.

Loro, diviso in due parti, è un racconto di finzione, in costume, che narra di fatti verosimili o inventati, in Italia, tra il 2006 e il 2010. Attraverso una composita costellazione di personaggi, Loro ambisce a tratteggiare, per squarci o intuizioni, un momento storico definitivamente chiuso che, in una visione molto sintetica delle cose, potrebbe definirsi amorale, decadente, ma straordinariamente vitale. E Loro ambisce altresì a raccontare alcuni italiani, nuovi e antichi al contempo. Anime di un purgatorio immaginario e moderno che stabiliscono, sulla base di spinte eterogenee quali ambizione, ammirazione, innamoramento, interesse, tornaconto personale, di provare a ruotare intorno a una sorta di paradiso in carne e ossa: un uomo di nome Silvio Berlusconi.

«Gli uomini di potere di generazioni precedenti a quella di Berlusconi erano altri misteri, perché erano inavvicinabili. Un tempo si parlava, si ricorderà, di disincarnazione del potere. Silvio Berlusconi, invece, è probabilmente il primo uomo di potere a essere un mistero avvicinabile. È sempre stato un infaticabile narratore di se stesso, valga come esempio sommo il fotoromanzo Una storia italiana che spedì a tutti gli italiani nel 2001, e anche per questa ragione è inevitabilmente diventato un simbolo. E un simbolo, a differenza di un comune essere umano, è una proprietà comune. E dunque, in questo senso, rappresenta anche una parte di tutti gli italiani.» (Paolo Sorrentino)

«Se in questo LORO 1 c’è il Sorrentino più acido e nevrotico e grottesco, c’è anche quello più disteso, lineare, e più – sorpresa! – tenero. E di certo c’è anche che, con quel titolo che pare mettere delle distanze, Sorrentino invece racconti di tutti, di noi, di sé; e facendo come fa, umanizzando, smitizzando, cerchi di estirpare antropologicamente dal nostro inconscio il seme del berlusconismo una volta per tutte.» (Federico Gironi, Comingsoon.it)