Ma cosa ci dice il cervello

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Ma cosa ci dice il cervello

un film di Riccardo Milani
con Paola Cortellesi, Stefano Fresi, Vinicio Marchioni, Lucia Mascino, Claudia Pandolfi
Tomas Arana, Teco Celio, Remo Girone, Ricky Memphis, Giampaolo Morelli
Alessandro Roia, Carla Signoris
sceneggiatura: Furio Andreotti, Giulia Calenda, Paola Cortellesi, Riccardo Milani
fotografia: Saverio Guarna ● montaggio: Patrizia Ceresani, Francesco Renda
musiche: Andrea Guerra
produzione: Wildside
distribuzione: Vision Distribution
Italia, 2019 ● 100 minuti

v.o. in italiano

Il regista di Come un gatto in tangenziale torna a dirigere Paola Cortellesi in una commedia sociale per raccontare un Paese che ha bisogno di risvegliarsi dal torpore. Proprio come farà la sua protagonista.

Giovanna si divide tra il lavoro al Ministero e gli impegni scolastici di sua figlia Martina. Dietro questa scialba facciata, è in realtà è un agente segreto, impegnato in pericolosissime missioni internazionali. In occasione di una rimpatriata tra vecchi compagni di liceo, i gloriosi “Fantastici 5” (Stefano Fresi, Vinicio Marchioni, Lucia Mascino, Claudia Pandolfi), tra ricordi e risate, Giovanna ascolta le storie di ognuno e realizza che tutti, proprio come lei, sono costretti a subire quotidianamente piccole e grandi angherie al limite dell’assurdo. Con tutti i mezzi a sua disposizione e grazie ai più stravaganti travestimenti, darà vita a situazioni esilaranti che serviranno a riportare ordine nella sua vita e in quella delle persone a cui vuole bene.

«Assistiamo a notizie come pazienti che picchiano medici, genitori e studenti che reagiscono fisicamente con i professori, in generale avvertiamo questo senso di mancanza di rispetto sulla competenza, con la falsa convinzione che siamo tutti capaci di fare tutto. Vogliamo raccontare proprio questo: quanto siamo affezionati al nostro Paese e al contempo pronti a parlarne senza voler nascondere nulla.» (Riccardo Milani)

«Riccardo Milani fotografa con una risata spietata un paese che ha perso le basi della convivenza civile, idealmente diviso tra vessatori e vessati, urlatori e vittime silenziose. Uno sguardo critico sul reale, che assume le sembianze di un piccolo bestiario sui difetti di un paese intorpidito, ma che per fortuna è anche fatto di tante Giovanne: medici, insegnanti, allenatori e infermieri, bullizzati, strattonati, umiliati, che armati di un atarassico senso del dovere ingaggiano la loro quotidiana battaglia contro una babele di comportamenti scorretti.» (Elisabetta Bartucca, movieplayer.it)