Old man & the gun

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OLD MAN & THE GUN

un film di David Lowery
con Robert Redford, Sissy Spacek, Casey Affleck, Danny Glover, Tom Waits
sceneggiatura: David Lowery, David Grann ● fotografia: Joe Anderson
montaggio: Lisa Zeno Churgin ● musiche: Daniel Hart
produzione: Condé Nast, Identity Films
distribuzione: Bim Distribuzione
Stati Uniti, 2018 ● 93 minuti

v. doppiata in italiano

Per il suo ritiro dalle scene Robert Redford si affida alle sapienti mani di un regista singolare come David Lowery: il risultato è il racconto di un rapinatore e delle sue gesta che fa dei tempi dilatati e dello charme irresistibile dell’attore strumenti preziosi e funzionali ad una storia di vecchiaia e gentilezza.

Forrest Tucker è un rapinatore di banche che si potrebbe definire seriale. A 77 anni e dopo 16 evasioni, anche da carceri come San Quintino, non ha smesso, insieme a due soci, di organizzare dei colpi decisamente originali. Utilizzando il suo fascino e con tutta calma, senza mai utilizzare un’armi, continua a visitare banche e ad uscirne con borse piene di dollari. C’è però un poliziotto che ha deciso di occuparsi di lui.

«In un primo momento ho provato a scrivere la versione “ufficiale” della storia, impostandola come una vera e propria ricostruzione giornalistica, ma Robert Redford ha subito rimarcato di non sentirsi a suo agio con questa impostazione. Ciò che ho anche io realizzato dopo una lunga serie di stesure della sceneggiatura è che avrei dovuto scrivere il film proprio come Forrest Tucker stesso avrebbe voluto fosse: portare sullo schermo la visione che Tucker aveva di se stesso più che quella che la cronaca ci ha tramandato. Tra la versione ufficiale e personale della vicenda scorre una linea molto sottile, ma altrettanto importante. E proprio quella linea mi ha permesso di costruirci sopra una sceneggiatura adatta a Redford e alla sua eccellenza attoriale» (David Lowery)

«Old Man & The Gun trasforma l’atto del rapinare e poi fuggire in una pratica gentile da che ci è sempre raccontata come una furiosa, lo fa diventare una questione di lentezza, calma, sorrisi e grande fascino. Somiglia ad una buona azione, una trovata perfetta per il buonismo da cinema della terza età. Il film contiene il più ovvio degli elogi della calma e della lentezza ma ha l’intelligenza di non farlo mai a parole. Lowery centra perfettamente la soluzione di regia centrale del film: come spiegare al pubblico perché quest’uomo riuscisse a rapinare le banche a quel modo. Non lo fa mai vedere, non riprende la sua tecnica, né le sue parole o le sue frasi ma si concentra su Redford e sul suo fascino.» (Gabriele Niola, Badtaste.it)