Papa Francesco: un uomo di parola

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Papa Francesco: un uomo di parola
Pope Francis: A Man of His Word

un film di Wim Wenders
sceneggiatura: Wim Wenders ● fotografia: Lisa Rinzler
montaggio: Maxine Goedicke ● musiche: Laurent Petitgand
produzione: Centro Televisivo Vaticano, Célestes Images
distribuzione: Universal Pictures
Stati Uniti, 2018 ● 92 minuti

v. doppiata in italiano

Festival di Cannes, 2018: candidato al premio della Giuria Oeil d’Or al miglior documentario

Un accurato ritratto del pontefice e dell’uomo. Il regista Wim Wenders lascia che siano la vivacità e l’affabilità che hanno conquistato folle di fedeli a parlare da sole. Il risultato è una sorta di manifesto del pensiero di Bergoglio.

Un viaggio personale in compagnia di Papa Francesco, più che un documentario biografico relativo alla sua figura. Le idee del pontefice e il suo messaggio sono centrali grazie al materiale di archivio ma soprattutto a quattro lunghe interviste condotte nell’arco di due anni. Contadini, lavoratori, rifugiati, bambini ed anziani, detenuti, abitanti delle favelas e campi di rifugiati. Tutte queste voci e facce sono uno spaccato di umanità che partecipa ad una conversazione con Papa Francesco.

«Fin dall’inizio il film avrebbe dovuto essere, più che un tradizionale film biografico, un viaggio personale con Papa Francesco. Volevo che al centro di questo documentario ci fossero le idee del Papa e il suo messaggio, il suo lavoro di riforma e le sue risposte alle domande globali di oggi. Ho ideato il film, sia dal punto di vista visivo che narrativo, nella speranza di coinvolgere il pubblico in una sorta di faccia a faccia con il Papa, stabilendo un dialogo tra lui e, letteralmente, il mondo.» (Wim Wenders)

«Wim Wenders ha accettato di girare a patto che la produzione fosse indipendente. Questo gli ha permesso di poter girare un documentario non religioso, ma sulla figura di Papa Francesco. Il film segue il Pontefice nei suoi viaggi nel mondo, nei quali incontra emarginati e politici. Permette così di conoscerlo per ciò che fa e non per ciò che dice di fare. La parola che si trasforma in azione è il fulcro del documentario che (…) vuole parlare a cattolici e non, di tutte le estrazioni sociali e le nazionalità. (…) Il film di Wenders crede in un futuro diverso, migliore per l’umanità e la natura, migliore per i nostri cuori. Un messaggio di speranza che evidenzia l’importante di un’azione individuale prima che comunitaria. Invita a superare i pregiudizi e l’egoismo per creare una società diversa, più libera e felice. (…) Un inno alla vita e una riflessione drammatica sul nostro presente, che scuote ed emoziona grazie alla fotografia e la musica. Wim Wenders ha superato una nuova sfida con successo, difendendo i suoi valori e impegnandosi a rendere il mondo un posto migliore.» (Federica Guzzon, Cinematographe.it)