Si muore tutti democristiani

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Si muore tutti democristiani

un film de Il Terzo Segreto di Satira
con Marco Ripoldi, Massiliano Loizzi, Walter Leonardi, Renato Avallone
Valentina Lodovini, Martina De Santis, Francesco Mandelli
sceneggiatura: Il Terzo Segreto di Satira, Ugo Chiti ● fotografia: Luca Sabbioni
montaggio: Giuseppe Trepiccione ● musiche: Gianluca Misiti
produzione: IBC MOVIE
distribuzione: 01 Distribution
Italia, 2018 ● 89 minuti

v.o. in italiano

martedì 24 luglio alle ore 21 ospiti in sala i registi

Dal canale YouTube a esperienza televisive, Il Terzo Segreto di Satira arriva al cinema con un dubbio: meglio fare cose pulite con i soldi sporchi, o cose sporche con i soldi puliti? Fino a che punto è possibile accettare i compromessi? Una commedia amara che rappresenta lo spaesamento di una generazione in cerca d’identità

Stefano, Fabrizio ed Enrico sono amici da una vita legati dagli stessi ideali e dagli stessi sogni. Insieme gestiscono una piccola casa di produzione con la speranza di tornare a realizzare documentari a tema sociale. Quel tanto desiderato progetto sembra finalmente arrivare insieme a un considerevole guadagno economico, ma anche a un patto che potrebbe azzerare tutto ciò in cui hanno sempre creduto. E una grande domanda li turba profondamente giorno e notte: “Meglio fare cose pulite con i soldi sporchi, o cose sporche con soldi puliti?” Cosa decideranno “i nostri eroi”? Rifiuteranno il lavoro, rimanendo “sfigati”, ma puri? Oppure accetteranno la proposta, stravolgendo le loro vite e i loro principi? Una riflessione ironica e impietosa sul compromesso, narrata con i toni dell’umorismo e della commedia e una lapidaria conclusione: “nasci contestatore, muori contestato”.

«Tutto parte da uno spunto personale, in quanto, come i protagonisti del film, siamo una piccola “casa di produzione” che si occupa principalmente di satira politica e sociale. Nel tempo abbiamo ricevuto alcune proposte, vantaggiose dal punto di vista economico, ma non in linea con il nostro progetto. Lavori che hanno sempre portato discussioni e litigate interne. La domanda che ci siamo posti è stata questa: se la litigata fosse andata avanti… Cosa ci saremmo detti? Cosa ci saremmo rinfacciati? Fino a che punto saremmo arrivati? C’è una sensazione che avvertiamo tutti e cinque: con il passare del tempo accetti compromessi che in passato probabilmente non avresti accettato; e tutto questo avviene sotto traccia, in maniera non sempre visibile. La vera difficoltà sta, in un’Italia in crisi dal punto di vista economico ma non solo, nel mantenere un equilibrio tra coerenza e compromesso, cosa che non riesce ai protagonisti del nostro film e forse neanche a noi. La storia vuole anche essere metafora della sinistra italiana e della sua mutazione “renziana”. Sinistra incarnata dai tre protagonisti nelle sue molteplici sfaccettature.» (Il Terzo Segreto di Satira)

«Gli youtuber al cinema possono funzionare. È il primo pensiero che salta in mente appena ci sia alza dalla poltroncina della sala cinematografica dopo i titoli di coda del primo film del gruppo Il Terzo segreto di satira. È una commedia sociale con una morale che tenta di rappresentare le difficoltà di una generazione che si trova immersa tra dubbi, domande, valori ambigui e un futuro che è sempre più complicato da affrontare. Il gruppo di videomaker riesce a confezionare un prodotto del tutto godibile e divertente ma con un fil rouge malinconico che lega tutta la storia dei nostri protagonisti che dal successo, dalla copertina di un numero di Wired, incorniciato nello studio fotografico, alla disfatta, al fallimento e alla desolazione. È un film che cerca e non trova i valori della sinistra più pura, quella vera, quella che ha perso alle ultime elezioni. È un film da vedere, da godersi, da ridere ma senza spegnere il cervello» (Fabio Fagnani, Wired.it)