Un giorno di pioggia a New York

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Un giorno di pioggia a New York • A rainy day in New York

un film di Woody Allen
con Timothée Chalamet, Elle Fanning, Selena Gomez, Jude Law, Diego Luna
Liev Schreiber, Annaleigh Ashford, Rebecca Hall, Cherry Jones, Will Rogers, Kelly Rohrbach
sceneggiatura: Woody Allen ● fotografia: Vittorio Storaro
montaggio: Alisa Lepselter Ace
produzione: Amazon Studios
distribuzione: Lucky Red
Stati Uniti, 2019 ● 92 minuti

v. doppiata in italiano

Woody Allen ritorna nella sua New York con una commedia romantica in stato di grazia, in cui ogni personaggio si muove perfettamente a suo agio tra una battuta pungente e una riflessione sull’esistenza.

Una commedia romantica che racconta la storia di due fidanzatini del college, Gatsby e Ashleigh, i cui piani per un weekend romantico da trascorrere insieme a New York vanno in fumo non appena mettono piede in città. I due, fin dal loro arrivo a New York, si ritrovano separati e si imbattono in una serie di incontri casuali e bizzarre avventure, ciascuno per proprio conto.

«Adoro i giorni di pioggia perché la luce è migliore. E perché credo che in quei giorni la gente pensi più dalla sua interiorità, dalla sua anima. La mia è un po’ triste… e se apro la finestra al mattino e c’è il sole, mi disturba. Al contrario, trovo che le città siano bellissime sotto la pioggia. Parigi, Londra, New York, San Sebastián sono già bellissime, ma se piove sono magiche. Nei miei film le cose importanti succedono quasi sempre quando piove. Anche se poi ci si lamenta che costa caro girare con la pioggia; soprattutto perché quando voglio girare con la pioggia, quasi mai piove e dobbiamo farla artificialmente. Io a volte chiedo a Dio che faccia qualcosa, invece nulla, nemmeno una nuvola.» (Woody Allen)

«Da quando Woody Allen ha cominciato a collaborare con Vittorio Storaro come direttore della fotografia sembra aver proprio cambiato linguaggio per immagini, una festa di idee completamente nuove che continua a sfornare a più di 80 anni. Un giorno di pioggia a New York lo conferma e riesce nell’impresa che pareva impossibile di aggiungere un tassello fondamentale nello sforzo di raccontare e celebrare Manhattan che Allen porta avanti da anni e sulla quale sembrava davvero non ci potesse essere più altro da dire. (…) Timothée Chalamet e Elle Fanning sono nuove incarnazioni di modelli narrativi che Allen ha sperimentato, toccato e usato lungo tutta la sua carriera e li recitano con un misto di grande modernità e rispetto di una tradizione di cui il regista vuole fortemente essere interprete che impressiona. Ancora una volta sembra che gli attori con Woody Allen diano il meglio. (…) A molti il cinema di Woody Allen sembra sempre uguale e ripetitivo, perché ha una mano e uno stile di scrittura molto marcati e riconoscibili che forniscono l’impressione che i film si somiglino. Non è così e Un giorno di pioggia a New York ne è l’ennesima dimostrazione. La maniera in cui qui va a fondo con l’uso di attori giovani, con le variazioni di luce all’interno delle stesse scene per cambiare il tono e modificare il senso della singola scena (una cosa che non fa nessun altro come lui) ma anche l’utilizzo moderno che fa di figure da cinema anni ‘40 sono pazzeschi. Noi che siamo tra il pubblico abbiamo l’impressione di un film liscio e leggero, dietro invece c’è una macchina complicatissima che si assicura che sia così.» (Gabriele Niola, wired.it)