
COME TI MUOVI, SBAGLI
un film di Gianni Di Gregorio
con Gianni Di Gregorio, Greta Scarano, Tom Wlaschiha, Iaia Forte
sceneggiatura: Marco Pettenello, Gianni Di Gregorio ● fotografia: Maurizio Calvesi
montaggio: Sara Petracca ● musiche: Ratchev & Carratello
produzione: Bibi Film, Rai Cinema
distribuzione: Fandango Distribuzione
Italia, 2025 ● 97 minuti
v.o. in italiano
2025, Mostra del Cinema di Venezia: Giornate degli Autori

Con una parabola sulla fragilità che ci ricorda che ci sono ancora spazi di umanità resistente Gianni Di Gregorio conferma il suo posto unico nel panorama del cinema italiano: un autore capace di trasformare le incrinature del quotidiano in piccole epifanie, di cogliere il valore nascosto degli errori e di restituire con ironia e delicatezza la bellezza fragile della vita.
Riuscire a evitare tutti i fastidi della vita quotidiana, mettersi in salvo da ogni rottura di scatole è sufficiente per essere felici? Il professore a settant’anni suonati ha trovato finalmente la serenità, ha una bella casa, una discreta pensione, degli amici con cui scherzare, una signora con cui passare qualche giornata. Si dedica solo a cose piacevoli. Fino a quando la sua vita viene messa sottosopra dall’arrivo della figlia, in crisi coniugale, e dei due ingombrantissimi nipotini. Nuove preoccupazioni, nuove angosce, ma anche nuovi affetti. Comincia così un’avventura nelle vite sentimentali degli altri, e nella sua, che gli farà capire che l’amore vale sempre la pena di essere vissuto, anche se porta tribolazioni, sacrifici e patimenti. Un film che riflette sull’amore e sull’inesorabile istinto degli esseri umani a mischiare il proprio destino con quello degli altri, con tutto quello che ne può derivare: fatiche ma anche gioie, e l’impressione di aver vissuto veramente.
«C’è una cosa della quale noi umani, a quanto pare, non possiamo fare a meno: la famiglia. Infatti, cosa c’è di più bello della famiglia? E cosa c’è di più impegnativo della famiglia, con il suo incommensurabile carico d’amore che schiaccia ogni velleità personale, ogni anelito di libertà e di pace? Questo film è dedicato alla famiglia e dunque all’amore, questa forza che ci fa fare cose che non avremmo mai creduto di poter fare, rendendoci allo stesso tempo formichine al lavoro ma anche eroine ed eroi epici.» (Gianni Di Gregorio)
«Ha un gentilezza perduta il cinema di Gianni Di Gregorio. I suoi personaggi riattraversano i luoghi riconoscibili di Roma, un po’ come Jacques Tati faceva con Parigi. Dall’esordio di Pranzo di Ferragosto cerca di recuperare l’anima popolare e genuina di luoghi e personaggi che oggi o sono nascosti o appartengono ai suoi ricordi oppure rappresentano il modo di vivere del suo personaggio. Tra quattro chiacchere con amici al bar come in Lontano lontano o passeggiate per la città dove possono esserci incontri casuali o inattesi. In Come ti muovi, sbagli, Di Gregorio mantiene la sua semplicità e la sua leggerezza ed è ancora più divertente dei precedenti. Per questo film come questo sono anime fragili dal cuore puro da conservare con cura e affetto. Perché ci saranno forse altri momenti della nostra vita che avremo bisogno di Come ti muovi, sbagli.» (Simone Emiliani, sentieriselvaggi.it)