IL MAESTRO

/ / Senza categoria

IL MAESTRO

un film di Andrea Di Stefano
con Pierfrancesco Favino, Tiziano Menichelli, Giovanni Ludeno, Dora Romano
Valentina Bellè, Edwige Fenech
sceneggiatura: Andrea Di Stefano, Ludovica Rampoldi ● fotografia: Matteo Cocco
montaggio: Giogiò Franchini ● musiche: Bartosz Szpak
produzione: Indigo Film, Indiana Production
distribuzione: Vision Distribution
Italia, 2025 ● 125 minuti

v.o. in italiano

2025, Mostra del Cinema di Venezia: fuori concorso

Dopo L’ultima notte di Amore Andrea Di Stefano torna a dirigere Pierfrancesco Favino in un road-movie che mette in scena la relazione inaspettata e profonda fra un maestro di tennis fuori dagli schemi e il suo giovane e timido allievo. Divertente senza cadere nell’eccesso, positivo senza essere buonista, Il Maestro è una commedia che si gusta con piacere, arricchita da un eccellente gruppo di attori, una musica curata sin nei minimi dettagli e una fotografia d’alto livello.

martedì 9 Dicembre 17:00 ▪︎ Rho ▪︎︎ cin&città

martedì 9 Dicembre 21:00 ▪︎ Rho ▪︎︎ cin&città

mercoledì 10 Dicembre 21:00 ▪︎ Rho ▪︎︎ cin&città

giovedì 11 Dicembre 21:00 ▪︎ Rho ▪︎︎ cin&città

Estate, fine anni Ottanta. Dopo anni di allenamenti duri e regole ferree, Felice, tredici anni e sulle spalle tutte le aspettative paterne, arriva finalmente ad affrontare i tornei nazionali di tennis. Per prepararlo al meglio, il padre lo affida al sedicente ex campione Raul Gatti, che vanta addirittura un ottavo di finale al Foro Italico. Di partita in partita, i due iniziano un viaggio lungo la costa italiana che, tra sconfitte, bugie e incontri bizzarri, porterà Felice a scoprire il sapore della libertà e Raul a intravedere la possibilità di un nuovo inizio. Tra i due nasce un legame inatteso, profondo, irripetibile. Come certe estati, che arrivano una volta sola e non tornano più.

«Il film è stato pensato più di 15 anni fa. E’ la mia prima sceneggiatura. Sono felice di quello che sta accadendo adesso al tennis italiano, ma questo è un film che parla di altro e ho deciso di farlo perché fondamentalmente ho trovato l’attore giusto. Sentivo anche di dovermi staccare dai film di genere. Avere a che fare con le emozioni, dirigere gli attori in film con certe tematiche. Questo è il cinema che più mi corrisponde.» (Andrea Di Stefano)

«Oltre a essere il ritratto di un mondo oramai scomparso, più vicino anche temporalmente a quello raccontato dalla grande commedia italiana a cui non a caso il film di Di Stefano guarda, “Il maestro” incrocia il racconto di due anime per dare vita a una sorta di romanzo di formazione in cui l’incontro tra l’allievo e il suo mentore fa sanguinare vecchie ferite e regala consapevolezze in duplice direzione. Da una parte trasponendo in immagini un percorso di crescita in cui cadute e risalite diventano necessarie per affermare la propria identità, dall’altra, facendo di Raul la rappresentazione di una imperfezione che appartenendo anche a noi finisce per diventare contagiosa come il resto del film. Ed è proprio la vicinanza ai personaggi e in particolare a quello di Raul, sui cui difetti si è disposti a chiudere più di un occhio per farsi conquistare dagli opposti della sua storia, che “Il maestro” deve la sua riuscita, anche in virtù di un Pierfrancesco Favino che alla prese con un personaggio di finzione (che sarebbe piaciuto al Vittorio Gassman de “Il sorpasso”) mette la sua tecnica al servizio di un’umanità in grado di emergere sia nella versione più guascona (…) sia quando si tratta di gettare la maschera e fare i conti con i traumi del passato. (…) Un’ulteriore svolta nel cinema del bravo Andrea Di Stefano che dopo il ritorno in Italia con il noir “L’ultima notte di Amore” si cimenta nella commedia senza aver paura di confrontarsi con i grandi modelli del passato messi in campo anche nella scelta di un cast di attori di assoluto valore. Ne “Il maestro” lo sono tutti, anche Tiziano Menichelli che nella parte di Felice riesce ad essere all’altezza del “maestro” Favino.» (Carlo Cerofolini, ondacinema.it)