BUEN CAMINO
un film di Gennaro Nunziante
con Checco Zalone, Beatriz Arjona, Letizia Arnò,
Martina Colombari, Hossein Taheri, Alfonso Santagata
sceneggiatura: Gennaro Nunziante, Checco Zalone
fotografia: Massimiliano Kuveiller
produzione: Indiana Production
distribuzione: Medusa film
Italia, 2025 – 90 minuti
v.o. in italiano

Finalmente torna al cinema Checco Zalone diretto da colui che tira fuori il meglio della sua comicità, il regista Gennaro Nunziante; lo stesso duo che per quasi dieci anni ha abbattuto ogni muro tematico e ci ha fatto scoppiare dal ridere con battute e canzoni indimenticabili. Questo natale fatevi il regalo migliore, una grossa risata in sala perché Checco è qui per questo, per farci dimenticare ogni volta i nostri giorni bui e illuminarli a suon di commedia, verità e musica strampalata… ma sempre azzeccata.
Quella di Checco è una vita agiata e comodissima e non potrebbe essere altrimenti visto che è il figlio unico di Eugenio Zalone, un ricchissimo produttore di divani. Spiaggiato in piscina nelle sue ville lussuose, un numero imprecisato di filippini a servizio, una giovanissima modella messicana come fidanzata, vacanze sul suo yacht in compagnia di amici con i quali condivide la passione del non voler lavorare; si direbbe una vita davvero invidiabile visto che non gli manca niente ma proprio niente. Anzi no. Qualcosa gli manca. È la figlia minorenne Cristal, chiamata così in onore delle famose bollicine francesi, scomparsa all’improvviso senza lasciare traccia. Chiamato d’urgenza a Roma dalla ex moglie Linda si ritrova per la prima volta ad affrontare le responsabilità della sua paternità provando a cercare la ragazzina, compito parecchio complicato visto che di Cristal e della sua vita non sa assolutamente niente. In suo soccorso giunge però Corina, la migliore amica di Cristal, che Checco riesce a corrompere e farle confessare che la figlia è partita per la Spagna. Per fare cosa? Scoprirà raggiungendola che Cristal ha deciso di percorrere da pellegrina il cammino di Santiago di Compostela, 800 chilometri da camminare a piedi alla ricerca di un senso per la sua vita, una distanza immensa da percorrere che Checco giudica folle ma che suo malgrado sarà costretto ad intraprendere. Per sentieri assolati, montagne fredde e piovose, passando per piccoli paesi sperduti, mangiando quel che capita e dormendo in ostelli fatiscenti e carichi di pellegrini, Checco proverà a ricomporre la sua relazione con Cristal. L’impresa ha dell’impossibile ma un viaggio si sa può cambiare la vita e renderla ricca per davvero.
«La prima cosa che facciamo è chiederci chi è Checco oggi, di conseguenza arriva il resto. Abbiamo immaginato il protagonista in modo diverso rispetto agli altri film, questa volta doveva essere ricco. E quindi il Cammino rappresentava un elemento stridente per chi è molto ricco. In fondo è il dubbio che fa crescere, chi è troppo sicuro ha un fondo di volgarità. Noi non siamo il tutto, ma una piccola parte.» (Gennaro Nunziante)
«In Buen Camino Zalone, ora padre, vuole riflettere proprio sul concetto di genitorialità, confezionando una commedia che è più alla portata di tutti, family friendly ed edulcorata rispetto alla scorrettezza dissacrante di Cado dalle Nubi, Che bella giornata o Quo Vado?. Alla fine Buen Camino è davvero un film di Natale, un racconto classico che parte da una condizione negativa (l’uomo ricco e superficiale) per poi sviluppare un’avventura divertente “on the road” alla fine della quale avviene l’epifania, lasciando perlopiù buoni sentimenti.» (Gabriele Laurino, cinema.everyeye.it)

