
Un sacchetto di biglie ● Un sac de billes
un film di Christian Duguay
con Dorian Le Clech, Batyste Fleurial, Patrick Bruel,
Elsa Zylberstein, Bernard Campan
sceneggiatura: Alexandra Geismar, Jonathan Allouche ● fotografia: Christophe Graillot
montaggio: Olivier Gajan ● musiche: Armand Amar
produzione: Quad Productions
distribuzione: Notorious Pictures
Francia, 2017 ● 110 minuti
v.o. francese, tedesco, yiddish, russo con sottotitoli in italiano
Parigi. Joseph e Maurice Joffo sono due fratelli ebrei che, bambini, vivono nella Francia occupata dai nazisti. Un giorno il padre dice loro che debbono iniziare un lungo viaggio attraverso la Francia per sfuggire alla cattura. Non dovranno mai ammettere, per nessun motivo, di essere ebrei.
«Nel momento in cui mi hanno chiesto se conoscessi Un sacchetto di biglie di Joseph Joffo, ho dovuto ammettere che non lo avevo mai letto. Infatti il libro è poco conosciuto in Quebec. Scoprendolo, sono rimasto colpito dalla tenacia, la convinzione e la forza che ci sono in questa storia piena di speranza. E un’epopea luminosa, raccontata dal punto di vista dei bambini, sul mondo che li circonda e sulla maniera in cui la realtà li raggiunge. La storia è così forte, ma soprattutto così sfortunatamente universale, che è impossibile non vederci l’attualità, la sofferenza, e sì, a volte i momenti di felicità delle popolazioni che si spostano oggi nel mondo. Ho letto il libro e sono voluto ripartire da zero con la sceneggiatura. Ho trovato subito il punto di vista da adottare e ho chiamato uno sceneggiatore che vive in Quebec, Benoît Guichard, con il quale ho scritto molti dei miei progetti, e in maniera molto rapida e naturale è uscito fuori un trattamento: era la trama del film.» (Christian Duguay)
«È un film sul potere dei legami familiari più che sull’Olocausto. Non ci sono immagini traumatizzanti e anche il tema politico è una sottotraccia che non domina. Tutto questo è per certi versi un elemento di forza, per altri di debolezza. Reduce da una storia dedicata ai più piccoli, Duguay sembra seguire una narrazione senza chiari scuri, prediligendo nella tavola dei colori toni pastello, perfetti per un pubblico meno maturo. Un sacchetto di biglie deve la sua forza, oltre che alla regia, anche alla spontanea recitazione di Dorian Le Clech e Batyste Fleurial Palmieri. Senza alcun dubbio il visino del primo e la perfetta chimica tra i due bucano lo schermo. Pur non lasciando senza fiato Un sacchetto di biglie è un film perfetto per il Giorno della memoria, sull’infanzia rubata e sulla forza delle proprie radici.» (Giulia Sessich, ecodelcinema.com)