Miss Marx
un film di Susanna Nicchiarelli
con Romola Garai, Patrick Kennedy, John Gordon Sinclair,
Felicity Montagu, Karina Fernandez
sceneggiatura: Susanna Nicchiarelli ● fotografia: Crystel Fournier
montaggio: Stefano Cravero ● musiche: Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo e Downtown Boys
produzione: Vivo film
distribuzione: 01 Distribution
Italia, 2020 ● 107 minuti
v. doppiata in italiano
2020, Biennale di Venezia: Soundtrack Stars Award
A tre anni dal successo internazionale di “Nico, 1988” Susanna Nicchiarelli porta alla ribalta una nuova protagonista “punk”, intrecciando abilmente una ricostruzione d’epoca raffinata e uno sguardo di forte esuberanza su temi e riflessioni più che mai attuali. Un film italiano che parla una lingua universale.
Brillante, colta, libera e appassionata, Eleanor è la figlia più piccola di Karl Marx: tra le prime donne ad avvicinare i temi del femminismo e del socialismo, partecipa alle lotte operaie, combatte per i diritti delle donne e l’abolizione del lavoro minorile. Quando, nel 1883, incontra Edward Aveling, la sua vita cambia per sempre, travolta da un amore appassionato ma dal destino tragico…
«Con la sua apparente incongruenza tra dimensione pubblica e privata la storia di Eleanor Marx apre un abisso sulla complessità dell’animo umano, sulla fragilità delle illusioni e sulla tossicità di certe relazioni sentimentali. Raccontare la vita di Eleanor vuol dire parlare di temi talmente moderni da essere ancora oggi, oltre un secolo dopo, rivoluzionari. In un momento in cui la questione dell’emancipazione è più che mai centrale, la vicenda di Eleanor ne delinea tutte le difficoltà e le contraddizioni: contraddizioni, credo, più che mai attuali per cercare di “afferrare” alcuni tratti dell’epoca che stiamo vivendo» (Susanna Nicchiarelli)
«Il rischio dell’operazione, come sempre nei biopic, era quello di una ricostruzione fedele ma pedante (…). Nicchiarelli aggira bene l’ostacolo con una scrittura nitida, di un complessità leggera che sa restituire i personaggi e l’aria del tempo. Soprattutto, in modi per niente convenzionali, procede per ellissi, concentrandosi sulle tappe fondamentali nella traiettoria di Eleanor/Tussy e omettendo giunzione e suture non necessarie. Impriomendo al film un ritmo discontinuo, a contrasto con la perfezione visuale da tableaux vivants. (…) Non ci si annoia mai a seguire le trame e sottotrame di famiglia, i segreti, le contraddizione di Karl Mark, rispettato da Nicchiarelli ma non trasformato in totem intoccabile. E si segue il folle e disperatissimo amore per un uomo che non la merita e da cui non si saprà sottrarre né salvare.» (Luigi Locatelli, Nuovo cinema Locatelli)