BLACK WIDOW
un film di Cate Shortland
con Scarlett Johansson, Florence Pugh, David Harbour, Rachel Weisz, O.T. Fagbenle,
Olivier Richters, Liran Nathan, Ray Winstone, Martin Razpopov, Michelle Lee
sceneggiatura: Eric Pearson ● fotografia: Rob Hardy
montaggio: Leigh Folsom Boyd, Matthew Schmidt ● musiche: Lorne Balfe
produzione: Marvel Studios, Walt Disney Pictures
distribuzione: Walt Disney Pictures
Stati Uniti, 2021 ● 133 minuti
v.o. in italiano
Scarlett Johansson rimette, probabilmente per l’ultima volta, i panni della supereroina caduta in Avengers: Endgame, per un film dall’azione incessante e spettacolare e dal forte messaggio di emancipazione femminile.
da venerdì 6 agosto, ai sensi del decreto-legge 23 luglio 2021 n. 105 l’accesso alle proiezioni cinematografiche sia all’aperto sia al chiuso è consentito esclusivamente alle persone munite di una delle certificazioni verdi COVID-19 (green pass) in versione digitale oppure cartacea. il green pass non è richiesto ai bambini fino ai 12 anni e ai soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica rilasciata nelle modalità stabilite dal Ministero della Salute.
È il primo film della fase 4 del Marvel Cinematic Universe e racconta le origini di Natasha Romanoff, ripercorrendo i momenti che hanno portato la giovane ad aderire al programma sovietico Black Widow degli anni ’80, volto a creare delle super agenti assassine. Una Natasha alle “prime armi” viene affidata al KGB, l’agenzia di sicurezza sovietica, per fare di lei una delle sue migliori leve. Il film è ambientato nel lasso di tempo che intercorre tra Civil War e Infinity War ed è la stessa Vedova Nera a ricordare il suo passato, che torna a tormentarla. Decide di affrontare i suoi vecchi demoni, invece di continuare a scappare. È così che Natasha si distacca momentaneamente dagli Avengers per raggiungere la sua vecchia famiglia, formata da Yelena Belova (Florence Pugh), Melina Vostokoff (Rachel Weisz) e Alexei Shostakov (David Harbour), e tornare là dove tutto è iniziato, dove è diventata Black Widow.
«Natasha Romanoff, entrata ormai nell’immaginario collettivo, nel corso degli anni è stata oggetto di numerosi dibattitti in materia di sessualizzazione.Ho voluto inserire proprio questo riferimento nel film, ho deciso che dovesse essere un aspetto importante. Yelena dice a Natasha: ‘Sei una poser. Il modo in cui ti muovi non è reale. Per chi lo fai?’. Volevamo che la cosa emergesse, permettendo al pubblico di essere consapevole della differenza tra ciò che aveva visto in passato e ciò che sta vedendo adesso. Natasha era un personaggio creato per lo sguardo maschile. Inizialmente, anche il modo in cui si muoveva, il modo in cui si vestiva: è stato utile come trampolino di lancio. Ma non rappresentava chi era è davvero» (Cate Shortland)
«La “Black Widow” di Johansson dà il suo saluto all’UCM con stile e l’indubbia classe che l’ha sempre contraddistinta» (Pietro Ferraro, cineblog.it)