COMANDANTE

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COMANDANTE

un film di Enrico Maisto
con Felice Esposito e Francesco Maisto
soggetto: Enrico Maisto, Chiara Brambilla
sceneggiatura: Enrico Maisto, Chiara Brambilla
fotografia: Enrico Maisto  ● montaggio: Valentina Andreoli
suono: Stefano Breda, Simone Paolo Olivero
Italia, 2014 ● 71 minuti

v.o. in italiano

Milano film festival: Premio Aprile 2014

il film torna in sala in occasione dell’uscita del doppio dvd
Comandante + La Convocazione che sarà disponibile al cinema.
Fatevi un regalo di natale!  ingresso ridottissimo (€ 4,00) per chi compra il dvd
proiezione speciale alla presenza del regista Enrico Maisto
e Luca Mosso, critico e direttore di Filmmaker Festival

un’indagine che si muove tra due dimensioni, pubblica e privata, e rievoca un’epoca di passioni politiche, di instabilità e di terrorismo per arrivare a raccontare qualcosa di diverso, una storia di amicizia.

Francesco Maisto, padre del regista, è stato per dieci anni giudice di sorveglianza a San Vittore negli anni di piombo, quando in carcere c’erano moltissimi detenuti politici. Felice faceva il meccanico ed è da sempre un comunista, ex-militante di Lotta Continua, ancora impegnato politicamente per il suo quartiere, la Barona, a Milano. A Mulino Doppio, oggi parte del Parco delle Groane, negli anni Settanta si ritrovavano tutti, anche Francesco e Felice, perché all’epoca era uno spazio pubblico di discussione: la consapevolezza che quella società era ingiusta e andava cambiata in qualche modo cambiata era qualcosa di vivo, un sentimento condiviso anche da Francesco e Felice, da allora grandi amici.

«È nato come un film sul personaggio di Felice. Da bambino i suoi viaggi e i suoi ideali rivoluzionari mi facevano pensare al protagonista di un libro di Marquez. Volevo seguirlo e ricreare quest’immaginario romanzesco. Abbiamo iniziato a girare un ibrido tra fiction e documentario in cui un mio alter ego recitava al suo fianco. Io non avevo intenzione di prendere parte al film, ma con questo espediente potevo portare avanti le mie istanze. Raccontare la vita di Felice in parallelo alle impressioni romantiche che da sempre mi aveva suscitato.» (Enrico Maisto)

«L’opera di Enrico Maisto è innanzitutto una dimostrazione di grande coraggio, elemento fondamentale per un cineasta e forse ancor di più per un documentarista.  Maisto porta avanti con determinazione una ricerca spiacevole che lo coinvolge personalmente, sfidando anche il rischio di scoprire qualcosa di inatteso o di spiazzante. L’indagine parte da Esposito e si interroga sull’ideologia trasformata in aberrazione: pur non essendo stato un brigatista, Esposito non ha mai negato di appoggiare la lotta armata come risoluzione rivoluzionaria del conflitto con lo Stato. Ma è chiaro come in fieri Comandante si trasformi in tutt’altro, guidando il regista sulle tracce del padre e attraversando una zona oscura nella comunicazione con lui, quella della passione politica e dell’amicizia con Esposito, così in contrasto con l’esercizio quasi sacrale della professione di magistrato.» (Emanuele Sacchi, mymovies.it)