L’ULTIMA ORA

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L’ULTIMA ORA ● L’HEURE DE LA SORTIE

un film di Sébastien Marnier
con Laurent Lafitte, Emmanuelle Bercot, Gringe, Grégory Montel, Pascal Greggory
Luàna Bajrami, Victor Bonnel, Véronique Ruggia Saura, Thomas Scimeca
sceneggiatura: Sébastien Marnier, Elise Griffon ● fotografia: Romain Carcanade
montaggio: Isabelle Manquillet ● musica: Zombie Zombie
produzione: Avenue B Productions
distribuzione: Teodora Film
Francia, 2018 ● 104 minuti

v.o. francese con sottotitoli in italiano

Mostra del Cinema di Venezia 2018 ● Sitges – Catalonian International FF 2018: menzione speciale

Opera seconda di Sébastien Marnier, dopo Irréprochable, un thriller psicologico che esplora il lato più oscuro dello spirito dei Fridays for Future. Tratto dal romanzo omonimo di Christophe Dufossé.

La vicenda è ambientata in una scuola superiore, dove un professore si getta dalla finestra sotto gli occhi atterriti degli studenti. Il supplente chiamato a sostituirlo, Pierre, nota da subito qualcosa di strano nella sua classe: un gruppo di sei alunni, molto uniti e dotati di un’incredibile intelligenza precoce, ha un atteggiamento ostile verso chiunque e sembra stia preparando un piano misterioso. Pierre inizia a essere ossessionato da questi sei adolescenti, fino a venire risucchiato nel loro gioco sinistro.

«Ho letto il romanzo di Dufossé quindici anni fa – afferma il regista – ed ero rimasto sopraffatto dal fascino delle situazioni che sapeva raccontare: un insegnante che si suicida davanti alla sua classe, l’atmosfera di sospetto che circonda gli studenti, un piano indecifrabile che un gruppo di adolescenti sta mettendo in atto… Avrei voluto che fosse il mio primo film, ma sono felice di averlo girato solo molti anni più tardi, quando la situazione politica e ambientale in tutto il mondo, e in Francia in particolare, si è fatta ancora più preoccupante. La realtà diventa sempre più difficile e lo stesso vale per la visione che i ragazzi protagonisti hanno del loro futuro.» (Sébastien Marnier)

«L’unico vero rischio, che a tratti viene sfiorato, è quello di trasformare il gruppo dei sei adolescenti in una squadra di alieni più che di tragicamente alienati. La loro fredda determinazione, ben rappresentata dai giovani interpreti, è così evidente da far risultare come degli inetti, ognuno a suo modo, tutti i colleghi di Hoffman che sono convinti che un canto in coro o due tiri a un canestro siano sufficienti. “Ciò che accade fuori di qui non ci riguarda” è di fatto il loro motto. Ma la scuola, qualsiasi scuola, può oggi permettersi una simile autarchia? Anche questa è una domanda che proviene dallo schermo. Necessita di una risposta.» (Giancarlo Zappoli, MYmovies.it)