Una primavera

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UNA PRIMAVERA

un film di Valentina Primavera
sceneggiatura: Valentina Primavera, Federico Neri ● fotografia: Valentina Primavera
montaggio: Federico Neri ● musiche: Macarena Solervicens
produzione: Johannes Schubert
Italia, 2018 ● 80 minuti

v.o. in italiano

2019, Biografilm Festival: Biografilm Italia ● Crossing Europe – Filmfestival Linz ● Zurich FF
Dok Leipzig ● ZagrebDox IFF

Ospite in sala il co-sceneggiatore e montatore Federico Neri, la regista Valentina Primavera
dialogherà con gli spettatori via Skype

torna al Cinema Beltrade il Mese del Documentario, una delle manifestazioni più rappresentative dedicate alla diffusione del cinema del reale nel nostro Paese, un ‘festival diffuso’ che propone il meglio della produzione documentaristica italiana ed internazionale.

tutti gli appuntamenti:
28-11, The cave (F.Fayyad)
3-12, Non è sogno (G.Cioni)
10-12, One child nation (N.Wang e J.Zhang)
20-12, Una Primavera (V.Primavera)

intimo e sofferto, un racconto quotidiano di violenza domestica diviene grazie alla sapiente regia di Valentina Primavera una denuncia a un rigido sistema patriarcale che, silenzioso, attanaglia ancora l’intera società italiana.

Dopo quarant’anni di matrimonio, a seguito dell’ennesimo episodio di violenza domestica, Fiorella decide di lasciare il marito e la sua casa.  La figlia Valentina prende la telecamera e decide di seguire i primi passi della madre in un futuro sconosciuto, un processo tanto doloroso quanto purificante che racconta la storia di una struttura familiare disfunzionale chiedendosi in quale sistema è stata in grado di affermarsi. Come è possibile l’autodeterminazione di una donna e di una madre, dove l’ideale maschile di Mussolini è ancora apertamente difeso? Inizia un viaggio complesso, che porta entrambe a confrontarsi con le strutture patriarcali, rivelandone gli effetti devastanti che hanno avuto sulla famiglia e sulla società in generale.

«Lo sguardo appassionato e solidale della figlia Valentina documenta con dovizia di particolari il tardivo ma doveroso risveglio della mamma Fiorella, che a più di 60 anni di età decide di lasciarsi alle spalle una vita di soprusi e angherie e di riappropriarsi della propria identità di donna, che nella nostra retrograda società spesso è ancora considerata come una mera estensione del marito. Una primavera si concentra sulle difficoltà che la scelta di Fiorella comporta, disegnando un raggelante quadro sociale, dominato da una squallida solidarietà maschile, anche di fronte a comportamenti indifendibili, e dalla grottesca arrendevolezza di gran parte delle stesse donne, che invece di parteggiare per un’esasperata madre di mezza età si limitano a suggerirle di scendere a più miti consigli.» (Marco Paiano, Cinematographe.it)