LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN SICILIA

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LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN SICILIA

un film di Lorenzo Mattotti
con le voci di Antonio Albanese, Corrado Guzzanti, Andrea Camilleri, Toni Servillo
sceneggiatura: Thomas Bidegain, basato sul romanzo di Dino Buzzati
montaggio: Nassim Gordji Tehrani e Sophie Reine ● musiche: René Aubry
produzione: Prima Linea Productions e Pathé
distribuzione: Bim Distribuzione
Italia/Francia, 2019 ● 82 minuti

v.o. in italiano

2019, Festival di Cannes: in concorso nella sezione A Certain Regard

martedì 28 gennaio ore 20.00 proiezione speciale
in collegamento skype il regista Lorenzo Mattotti

un’esplosione di colori, un classico racconto tutto italiano, il fascino senza tempo dell’animazione: direttamente dal festival di Cannes un trionfo visivo pronto a conquistare tutte le età!

Nel tentativo di ritrovare il figlio da tempo perduto e di sopravvivere ai rigori di un terribile inverno, Leonzio, il Grande Re degli orsi, decide di condurre il suo popolo
dalle montagne fino alla pianura, dove vivono gli uomini. Grazie al suo esercito e all’aiuto di un mago, riuscirà a sconfiggere il malvagio Granduca e a trovare finalmente il figlio Tonio. Ben presto, però, Re Leonzio si renderà conto che gli orsi non sono fatti per vivere nella terra degli uomini.

«Nella narrazione per immagini bisogna provare piacere per quello che si vede, come ad esempio la luce. Io per natura sono molto contemplativo. E tuttavia ho realizzato una forma narrativa. Mi sono dovuto chiedere tante cose: cos’è un racconto per l’infanzia, quale deve essere il suo andamento? Come fare a perdersi nelle immagini seguendo allo stesso tempo un ritmo? Questo è quello che ho dovuto veramente imparare. Abbiamo discusso molto. Mi rendo conto che la mia struttura mentale è in partenza molto illustrativa. Nel libro ci sono i personaggi del re Leonzio e di suo figlio. Sono circondati da molti altri personaggi che però vivono in quanto immersi nel paesaggio. Avevamo bisogno di creare delle individualità più forti, e per questo abbiamo privilegiato loro due, portando fino in fondo la relazione padrefiglio là dove, nella seconda parte, diventa più drammatica.» (Lorenzo Mattotti)

«(…) una rara commistione di grazia, arte e innocenza. Quella delle favole di una volta, che quelle moderne non sempre riescono ad avere, troppo appesantite da obiettivi impegnativi o presunzione. “Nano sulle spalle di un gigante” (detto con assoluto rispetto!), il regista fa completamente suo il Buzzati che tanto aveva amato in gioventù, mutuando il proprio stile espressivo su quello dei disegni originali dell’autore veneto, semplici senza esser poveri, esplicitamente citati nei quadri del palazzo reale. (…) Una animazione rara, per i nostri confini e per il panorama internazionale del genere, almeno esulando dai modelli più diffusi e riconoscibili. Un mélange che parla chiaro, al quale si potrà contestare superficialità, ma solo non riuscendo a condividere la meraviglia e la speranza di una novella che parla di fiducia e onestà, di sbagli e di perdono.» (Mattia Pasquini, Film.it)