SAMP

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SAMP

un film di Flavia Mastrella, Antonio Rezza
con Antonio Rezza, Patrizia Puddu, Silvana Cionfoli, Andrea De Santis,
Armando Novara, Francesca Cogodda, Maurizio Catania, Francesco Artibani,
Ferdinando Coco, Gamey Guilavogui, Flavia Mastrella
sceneggiatura: Flavia Mastrella, Antonio Rezza
montaggio: Eugenio Smith, Barbara Faonio
produzione: rezzamastrella
distribuzione: Reading Bloom con Barz and Hippo
Italia, 2020 ● 78 minuti

v.o. in italiano

presentato come evento speciale nella sezione Giornate degli Autori
alla 77° Mostra dell’arte cinematografica di Venezia, 2020
prenota il tuo posto scrivendo a prenota@cinemabeltrade.net

domenica 22 maggio alle ore 21.30 proiezione speciale
alla presenza di Antonio Rezza e Flavia Mastrella

I Leoni d’oro alla carriera tornano a ruggire e spiazzare gli spettatori con un nuovo film, un manifesto creativo che si situa in perfetto equilibrio tra performance e cinema, coinvolgendo un territorio e i suoi abitanti e generando ancora una volta una rottura di forma e significati, tra apparente dilettantismo, inquadrature ‘sporcate’ dalla visibilità del dispositivo, parossismi recitativi simbolici e molto, molto divertenti.

Cinema estroso, che sfugge alle categorie, da “teppisti della messa in scena” non privi di ideali.

Samp, killer di professione, viene ingaggiato da un potente presidente per uccidere i tradizionalisti. L’uomo Samp è affetto da turbe psicologiche che tenta di curare con la musica. Dopo aver ammazzato la madre, vaga nella terra di Puglia ed incontra persone che conducono una vita naturale, personaggi alla ricerca delle proprie origini e un singolare musicista. Improvvisamente si innamora. Non una ma più volte. Di donne inesistenti. E torna un poco umano, di quella umanità che finirà per troncare le sue ambizioni di potere.

«Non è che abbiamo impiegato 19 anni, lo abbiamo volutamente interrotto perché pensavamo il cinema non fosse un terreno così libero come credevamo invece fosse il teatro allora, ma ci siamo riaffacciati adesso (al cinema) e abbiamo scoperto che la situazione non è minimamente mutata. Nel 2001 avevamo presentato Delitto sul Po, un progetto ancora più estremo di Samp, e dopo una settimana, nonostante un afflusso di pubblico enorme: noi rimanemmo scocciati da questo, in modo molto infantile, e decidemmo che il cinema non faceva per noi, perché nel teatro nessuno s’era mai comportato così, e quindi facciamo teatro, per cui abbiamo anche vinto il Leone d’oro della Biennale, due anni fa. Anche se in realtà i nostri progetti cinematografici non si sono mai fermati, ma la situazione che abbiamo scoperto adesso, riaffacciandoci al mondo del cinema, è la stessa, pure un po’ peggio: l’indipendenza, sempre più, viene vista come una malattia, come un virus. » (Rezzamastrella)

«Samp sembrerebbe un thriller sui generis, una sorta di noir alquanto romantico e intriso di mortuaria malinconia. Invece dare un senso canonico al film di Rezza Mastrella è qualcosa di assolutamente vano, anzi di sbagliato, dal momento che la loro arte esula dal canonico, è mezzo per esprimere una visione universale, mai puramente diegetica o accomodante per il fruitore. (…) un flusso continuo di quell’espressività imprevedibile, lunatica, caotica e personalissima che hanno reso il duo un simbolo di sperimentazione estrema, di fedeltà ad una linea di non allineamento» (Giulio Zoppello, cinematographe.it)