Una giornata particolare

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Una giornata particolare

un film di Ettore Scola
con Marcello Mastroianni, Sophia Loren, John Vernon,
Françoise Berd, Nicole Magny, Tiziano De Persio
sceneggiatura: Maurizio Costanzo, Ruggero Maccari, Ettore Scola
fotografia: Pasqualino De Santis
montaggio: Raimondo Crociani ● musica: Armando Trovajoli
produzione: Compagnia Cinematografica Champion
distribuzione: Gold Film
Italia, Francia, 1977 ● 103  minuti

v.o. in italiano

Golden Globe, 1978: Miglior film straniero
David di Donatello, 1978: Migliore regia, Miglior attrice protagonista a Sophia Loren
Nastro d’argento, 1978: Miglior attrice protagonista a Sophia Loren,
Migliore sceneggiatura, Miglior colonna sonora
Premio César, 1978: Miglior film straniero

una delle vette dell’opera di Ettore Scola: questo indiscutibile capolavoro del cinema italiano degli anni Settanta avvolge con i movimenti di una macchina da presa mobilissima, con la fotografia color seppia di Pasqualino De Santis, con un’atmosfera ovattata che, meglio di qualunque altra, comunica una dolorosa sensazione d’attesa

6 maggio 1938. La Roma fascista è in festa per l`arrivo del Fuhrer in visita dal Duce. In un angolo di Roma più lontano dai fasti, in un edificio popolare, Antonietta, casalinga madre di sei figli, cresciuta nel culto del Duce, incontra casualmente per la prima volta il suo vicino di casa, Gabriele, ex annunciatore radiofonico omosessuale e prossimo al confino. Dopo la diffidenza iniziale, il loro rapporto si trasforma in affetto e comprensione…

«Nel cinema italiano c’era spesso l’omosessuale ma sempre in funzione comica e irrisoria. Di un’educazione e comprensione in più di una condizione umana non c’era presenza prima del mio film.» (Ettore Scola)

«Ettore Scola dipinge in maniera indelebile i ritratti dei due protagonisti, grazie soprattutto alle eccellenti prove dei due attori: Mastroianni, alle prese con un personaggio ricco di sfumature, ci regala una delle sue interpretazioni più intense e coinvolgenti, mentre la Loren, in ciabatte e vestaglia, dà corpo ed anima ad una donna quarantenne dalla bellezza ormai sfiorita. Magistrale anche l’uso della macchina da presa (da notare il lungo piano sequenza iniziale) e l’apporto della fotografia di Pasqualino De Santis; così come è formidabile il contrasto sonoro che si crea fra le voci dei personaggi ed il sottofondo incessante della radio accesa, con la cronaca solenne e dai toni sciovinisti dell’incontro fra Hitler e Mussolini: perfetta metafora di uno Stato opprimente che penetra con feroce invasività nelle vite private delle persone. Uno dei migliori film di Scola, oltre che un imprescindibile classico del nostro cinema.» (Stefano Lo verme, mymovies.it)