HAPPY PILLS

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HAPPY PILLS

un film di Arnaud Robert e Paolo Woods
con Louis, Patrick, Alzouma, Addy, Maris, Yurica
fotografia: Leandro Monti ● montaggio: Nicolas Hislaire
musiche: Camilla Sparksss ● suono: Philippe Van Leer
produzione: Intermezzo Film SA, Luc Peter & Katia Monla
distribuzione: Lightdox
Svizzera, 2022 ● 84 minuti

v.o. inglese, francese, ebraico, spagnolo, shipibo, zarma con sottotitoli in italiano

venerdì 24 febbraio proiezione speciale
in sala il regista Paolo Woods

Il fotografo Paolo Woods e il giornalista Arnaud Robert girano il mondo per cinque anni alla ricerca di storie e personaggi che della dipendenza dalla chimica farmaceutica hanno fatto una ragione di vita. Happy Pills parte dal desiderio di osservare, con rigore e senza giudizi, come la domanda inesauribile che accompagna le nostre esistenze oggi trovi risposta in soluzioni sempre più immediate e artificiali. In una società che ci vuole sempre giovani e prestanti ci sono limiti che non si possono superare se non con l’ausilio salvifico di sostanze supplementari. Pillole come unità di tempo con cui scandire la nostra vita, garantendo l’utopia della serenità quotidiana. E se tutto questo fosse soltanto un’illusione?

Un viaggio attraverso sei paesi e personaggi diversi in un mondo in cui la chimica è la risposta definitiva alla ricerca del benessere. Dagli antidepressivi agli oppioidi agli antidolorifici, il film mette in discussione la nostra società dei consumi e l’aspettativa di essere felici.

«Ci siamo incontrati ad Haiti ed è successo qualcosa mentre eravamo davanti a queste piramidi di blister luccicanti. In un paese dove tutto è difficile, questi farmacisti improvvisati promettono soluzioni immediate a problemi complicati. Così abbiamo deciso di esaminare l’offerta di farmaci a livello globale, senza approfondire il mondo dei produttori, ma puntando invece sui consumatori. Abbiamo selezionato farmaci che affrontano ciascuno un aspetto diverso della ricerca contemporanea della felicità: il lavoro, il successo accademico e professionale, il bisogno di respingere paure, ma anche il desiderio di controllo e libertà. Oggi più che mai, essere felice è un dovere. Questi ritratti immersivi, più favole filosofiche che inchieste giornalistiche, possono essere viste come una risposta alle pubblicità luminose e allettanti di oggi che promettono successo e libertà.» (Paolo Woods e Arnaud Robert)

«Cos’è la felicita? La domanda che religione e filosofia si sono poste nei secoli è stata trasformata in epoca moderna in “la felicità può essere racchiusa in una pillola?” (…). È la domanda che sta alla base di Happy Pills, documentario firmato da Arnaud Robert, che ha già all’attivo tre film documentari, e Paolo Woods, fotografo canadese-olandese che si dedica al giornalismo d’inchiesta. Per immergersi nell’obbligo globalizzato alla felicità, Happy Pills intraprende un viaggio in 6 Paesi diversi, raccogliendo storie che diano un senso alla domanda iniziale. (…) Con un approccio tradizionale, vicino all’inchiesta classica, la lente della telecamera di Robert e Woods scruta nei volti dei protagonisti di queste storie, in cerca di un segnale che spieghi l’abuso di ansiolitici, antidepressivi, sonniferi, oppioidi che riparano le ferite umane. È un viaggio trasversale che non giudica, consapevole del fatto che siamo tutti in cerca di risposte chimiche ad una domanda esistenziale. I loro brevi commenti più che sentenze esprimono preoccupazione per un mondo dominato dalla paura di fallire e dalla pressione al successo, in cui l’adolescenza è considerata una malattia, in cui sembrare è l’equivalente di essere felici.» (Camillo De Marco, cineuropa.org)