L’INVENZIONE DELLA NEVE

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L’INVENZIONE DELLA NEVE

un film di Vittorio Moroni
con Elena Gigliotti, Alessandro Averone, Anna Ferruzzo, Anna Bellato
sceneggiatura: Vittorio Moroni, Igor Brunello, Luca De Bei
animazione: Gianluigi Toccafondo ● fotografia: Massimo Schiavon e Andrea Caccia
montaggio: Mattia Soranzo ● musiche: Mario Mariani
produzione: 50N
distribuzione: I Wonder Pictures
Italia, 2023 ● 117 minuti

Mostra del Cinema di Venezia 2023: Giornate degli Autori

v.o. italiano

sabato 16 settembre alle 14.30 proiezione speciale
in sala il regista Vittorio Moroni e l’attrice Elena Gigliotti

Tra documentario e animazione, realtà e favola, Vittorio Moroni volge lo sguardo verso l’universo femminile per costruire un film che è insieme noir e thriller dell’anima. La storia di Carmen è un viaggio alla ricerca della felicità in un mondo crudele dove non c’è spazio per l’immaginazione.

Carmen ama troppo intensamente, troppo a modo suo e il mondo non glielo perdona. Lei e Massimo si sono lasciati, ma Carmen continua ad amarlo come l’uomo della sua vita. Adora Giada, la figlia che hanno avuto insieme e che adesso ha 5 anni. La bambina è stata affidata al padre, alla madre il permesso di vederla una volta ogni quindici giorni. Carmen non ci sta: sa di aver commesso degli errori, ma anche di essere una buona madre e non permetterà che il destino si ripeta, che accada di nuovo quello che è successo a lei da bambina. Se il mondo la vuole distruggere, lei trasformerà il mondo.

«La sceneggiatura è stata la mappa di un viaggio con appuntamenti imperdibili, ma senza un percorso obbligato. Unica bussola: la verità. Cioè: quanto avviene in scena, nel cuore, nei corpi, nelle relazioni tra gli attori. Con gli attori, scelti in quattro anni di casting e sottoposti a una lunga preparazione, è stato fatto uno scambio: “offri al tuo personaggio le tue esperienze, i tuoi ricordi più intimi, le tue fragilità, le tue ombre e in cambio potrai plasmarne gesti e linguaggio fino a farlo diventare te” (…) Tutti, per ventuno giorni, abbiamo nuotato dove non si tocca, coscienti che questo rischio era il prezzo da pagare per darci la possibilità di essere sorpresi dall’inatteso. Per ogni scena ho scelto una diversa ratio, una nuova proporzione del fotogramma, per dare allo spazio una dimensione più o meno claustrofobica. Questo film è, infatti, a suo modo, un noir, un thriller dell’anima.» (Vittorio Moroni)

«Ambientazioni quasi documentaristiche incorniciano un film che gioca costantemente sullo squilibrio formale e visivo tra il realismo situazionale degli incontri di Carmen e il mondo interiore della donna, animato – letteralmente – dai disegni di Gianluigi Toccafondo. Due strade, sentieri paralleli che stridono e insieme si completano, alternando il dramma di una madre alla visualizzazione di ogni sua favolistica speranza, mostrando cioè la speranza di un’alternativa possibile, di una scappatoia, per quanto irreale, dal conto alla rovescia che ticchetta impietoso e senza scampo.» (Dario Boldini, sentieriselvaggi.it)