PERICOLOSAMENTE VICINI

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PERICOLOSAMENTE VICINI

un film di Andreas Pichler
sceneggiatura: Andreas Pichler, Georg Tschurtschenthaler
con la voce di Matthias Rimpler
produzione: Provincia autonoma Alto Adige
distribuzione: Wanted Cinema
Germania, Italia, 2024 ● 90 minuti

v.o. italiano, tedesco con sottotitoli in italiano

mercoledì 28 agosto ore 21.40 > proiezione speciale
Andreas Pichler, regista, in videocollegamento al termine del film

Dal regista altoatesino di The Milk System, un percorso sulle orme degli orsi in Trentino, per capire le molte sfaccettature di una situazione che richiede grande attenzione e sensibilità

venerdì 6 Settembre
12:20

In nessun’altra parte del mondo orsi ed esseri umani vivono a così stretto contatto come in Trentino. Tuttavia, con la crescita della popolazione di orsi, aumentano anche gli incontri pericolosi tra uomini e animali. Il team di 20 persone, composto da ranger e veterinari, che si occupa contemporaneamente della protezione di persone e animali, si trova ad affrontare un compito particolarmente importante. Quando Andrea Papi, 26 anni, viene trovato morto nella foresta durante la Pasqua del 2023, emerge rapidamente un cupo sospetto: Papi è stato ucciso dall’orsa JJ4. Questo incidente segna la prima morte causata da un animale selvatico in Europa centrale nella storia recente. Mentre i forestali cercano di catturare JJ4, il conflitto tra gli attivisti per i diritti degli animali e gli oppositori dell’orso raggiunge un punto critico, sollevando domande urgenti: JJ4 deve essere uccisa? Come gestire il ritorno dei grandi predatori nelle nostre foreste? Quando gli orsi diventano un problema? E chi è il vero proprietario della natura e della foresta?

«Vivo vicino al Trentino e passo spesso del tempo in montagna. Mi sono occupato degli orsi e della loro situazione prima della morte di Andrea Papi, ed ero già in contatto con molti dei protagonisti quando è avvenuta. Data la natura emotiva e conflittuale di questo tema, è stato fondamentale per me ascoltare le diverse prospettive delle varie persone e gruppi coinvolti, navigando tra i punti di vista contrastanti con una mente aperta. Il film presenta persone che sono al centro della storia, il che è stato molto importante per me. L’obiettivo del film è trasmettere le intense emozioni di coloro che sono coinvolti e creare uno spazio cinematografico che provochi una riflessione. L’obiettivo è illustrare che le risposte non sono semplici e che trovare una soluzione al rapporto tra uomini e orsi in Europa centrale è complesso.» (Andreas Pichler)

«Le intenzioni sono chiare e verranno soddisfatte: ognuno avrà spazio, nel film, per esternare le proprie ragioni, perché queste ragioni esistono, sono reali; tanto quelle degli abitanti delle zone abitate che confinano con i boschi, spaventati e traumatizzati, quanto quelle degli allevatori, che temono di perdere il bestiame e di non venire adeguatamente risarciti, degli animalisti (estremisti a parte), che ricordano che il mondo non è solo dell’uomo e tale non dovrebbe diventare, e dei ranger e dei veterinari che seguono questa popolazione degli orsi fino al momento del loro inserimento, con il difficile compito di proteggere sia loro che gli umani. Ed è giustamente ai ranger che il film affida lo spazio centrale; o forse se lo sono saputi prendere loro, con la serietà del ragionamento messo in campo, la forza della competenza, e anche la scomodità della posizione che si trovano ad occupare. Due voci, infine, restano mute, ma il loro è un silenzio che parla, e sono quelle di Andrea Papi e degli orsi, di cui, per ragioni differenti, e con tutte le distinzioni del caso, non sapremo mai il pensiero.» (Marianna Cappi, mymovies.it)