HAPPY HOLIDAYS – LE VIE DEL CINEMA

/ / Senza categoria

HAPPY HOLIDAYS

un film di Scandar Copti
con Manar Shehab, Wafaa Aoun, Meirav Memoresky, Toufic Danial
sceneggiatura: Scandar Copti ● fotografia: Tim Kuhn
montaggio: Scandar Copti ● musiche:
produzione: Fresco Films, Red Balloon Film
Palestina, Germania, Francia, Italia, Qatar, 2024 ● 124 minuti

v.o. arabo, ebraico con sottotitoli in italiano

2024, Mostra del cinema di Venezia: sezione orizzonti – miglior sceneggiatura

Proiezione  all’interno de Le vie del Cinema 2024
Per info su prenotazioni e biglietti consultare il sito dedicato: le vie del cinema 

Vincitore per la miglior sceneggiatura nella sezione orizzonti all’ultimo Festival di Venezia HAPPY HOLIDAYS di Scandar Copti arriva a Milano grazie a LE VIE DEL CINEMA.
Al suo secondo lungometraggio il regista palestinese mostra uno spaccato della vita familiare contemporanea in Israele, tra complessità, sottotesti e questioni irrisolte.

domenica 22 Settembre
14:30

Quattro personaggi interconnessi condividono le loro realtà, mettendo in primo piano le complessità dei rapporti tra culture, generazioni e generi diversi. Rami, palestinese di Haifa, deve fare i conti col fatto che la sua ragazza ebrea ha improvvisamente cambiato idea sul suo aborto programmato. Hanan, madre di Rami, affronta una crisi finanziaria e si ritrova invischiata in complicazioni quando chiede il risarcimento per l’incidente della figlia Fifi. Miri è costretta ad affrontare la depressione della figlia mentre insieme a Rami cerca di convincere la sorella a interrompere la gravidanza. Fifi è tormentata dal senso di colpa per aver nascosto un segreto che mette a rischio la reputazione della famiglia e la relazione appena agli inizi con il dottor Walid.

«L’ispirazione per Happy Holidays è nata da una conversazione che ho sentito per caso da ragazzo. Una mia parente diceva a suo figlio, riferendosi alla moglie: “Non permettere mai a una donna di dirti cosa fare”. Questo paradosso dimostra quanto siano radicati i valori patriarcali e come persino le donne si sentano in dovere di difenderli. Più avanti, negli anni dell’università, ho osservato simili schemi comportamentali nella società israeliana, dove svariati rituali e tradizioni sono sfruttati a sostegno e supporto sia del patriarcato che della militarizzazione della società. Il mio obiettivo è esaminare criticamente questi meccanismi e il loro impatto sui valori degli individui attraverso due storie che si intrecciano, raccontate da quattro prospettive diverse. Le storie mostrano gente per bene intrappolata in un sistema corrotto. Attraverso queste storie, spero di stimolare conversazioni sui valori e le convinzioni che plasmano le nostre vite e di incitare gli spettatori a ripensare le proprie norme di vita. Nessuno è veramente libero finché le donne non sono libere, e nessuno è veramente libero finché non siamo tutti liberi.» (Scandar Copti)

«Alla base delle relazioni ramificate di Happy Holidays c’è un profondo sentimento di inquietudine – interpretato con perfetto disagio da un cast di attori non professionisti – che si manifesta nel continuo malcontento dei personaggi per lo status quo. (…) il punto di forza di Copti è quello di cogliere le ansie quotidiane e incanalarle in un formato condensato, che ricorda gli scenari cinematografici di Asghar Farhadi. Il tempo passa molto velocemente all’interno di ogni capitolo, ma ogni scena – ripresa con la fotografia asciutta e discreta da Tim Kuhn – sembra racchiudere una vita intera. Così come ogni personaggio fa del suo meglio per far funzionare la propria vita, Copti non fornisce risposte facili su quel che è giusto o sbagliato. Nel mondo del regista, la verità oggettiva ha delle sfumature e scopriamo che le cose non sono sempre come sembrano. Ciò che consideriamo un dato di fatto in un capitolo, potremmo scoprire in seguito che è stato interamente fabbricato o manipolato – spostando la nostra prospettiva, in modo caleidoscopico, con un solo giro di vite.» (Olivia Popp, cineuropa.org)