A QUALCUNO PIACE CALDO
SOME LIKE IT HOT
un film di Billy Wilder
con Marilyn Monroe, Tony Curtis, Jack Lemmon
sceneggiatura: Billy Wilder, I.A.L. Diamond ● fotografia: Charles Lang
montaggio: Arthur P. Schmidt ● musiche: Adolph Deutsch
produzione: Ashton Productions, The Mirisch Corporation
distribuzione: Park Circus
Stati Uniti, 1959 ● 122 minuti
v.o. inglese con sottotitoli in italiano
1960 Academy Awards: migliori costumi per un film in bianco e nero
Golden Globe: miglior film commedia, migliore attore a Jack Lemmon,
migliore attrice in un film musicale o commedia a Marilyn Monroe
come sempre torna la nostra amata maratona di fine anno, e anche stavolta vogliamo concludere in bellezza insieme a te, guardando un film mitico, un classico intramontabile che ci regali un momento di vera gioia cinematografica da condividere tutt* insieme. questa volta abbiamo scelto A QUALCUNO PIACE CALDO – SOME LIKE IT HOT, intramontabile capolavoro di Billy Wilder con il trio magico Jack Lemmon, Marilyn Monroe e Tony Curtis.
21:30
Chicago, 1929. Joe e Jerry suonano in un’orchestrina che si esibisce nella sala nascosta di un’agenzia di pompe funebri. Il proibizionismo impera e i gangster escogitano tutti gli stratagemmi per poter spacciare l’alcol. I due, sfuggiti a una retata e in cerca di una scrittura, si ritrovano ad essere testimoni del massacro della notte di San Valentino. Costretti a fuggire perché scoperti dalla gang del temibile Ghette, ai due non resta altro che travestirsi da donne per far parte di una band al femminile che sta partendo per esibirsi in Florida. Da quel momento saranno Dafne e Josephine. Non sanno che si troveranno davanti l’affascinante Sugar Kane e che entrambi ne verranno attratti. Riusciranno a conservare la loro falsa identità?
«Fare un altro film con la Monroe? Ne discussi col mio dottore e il mio psichiatra ed entrambi mi dissero che sono ormai troppo vecchio e troppo ricco per farlo ancora. Però poi ho pensato: mia zia Minnie sarebbe un attrice ideale, arriverebbe sul set sempre puntuale e non farebbe ritardare in alcun modo la produzione. La vera domanda però è: chi pagherebbe per vedere mia zia Minnie? (…) Alla prima proiezione di prova il film ha ricevuto sonori fischi. Ma ho fiducia: è un film molto divertente e ci credo così com’è. Forse è semplicemente il quartiere sbagliato in cui averlo proiettato.» (Billy Wilder)
«A qualcuno piace caldo è il culmine del lavoro compiuto e in cui il cinema di Wilder sembra definitivamente mettere a frutto quelle doti, utilizzando con sapienza ogni componente. Servendosi dei soliti stratagemmi della commedia: la maschera, la finzione, il travestimento, l’equivoco e la dissimulazione finale, Wilder realizza quest’opera costituita da più livelli interpretativi, piena di brillanti soluzioni, che vive di una superficie in cui domina il flusso narrativo secondo gli stili classici della commedia dell’equivoco, ma sotto, appena ci si estranei dal ritmo degli eventi, ci si accorge che cova il fuoco dell’ambiguità, dell’allusione che si fa sempre molto chiara in Wilder, nonostante le sovrastrutture che costruisce per mascherarne il senso.» (Tonino De Pace, Sentieri Selvaggi)