FROM GROUND ZERO
un film ideato da Rashid Masharawi e diretto da 22 giovani registi gazawi
montaggio: Denis Le Paven, Pauline Eon ● musiche: Naseer Shamma
produzione: Masharawi Fund for Films & Filmmakers in Gaza, Coorigines Production.
distribuzione: Revolver
Palestina, Francia, Emirati Arabi Uniti, Svizzera 2024 ● 112 minuti
v.o. arabo con sottotitoli in italiano
2024 IFF Toronto ● IFF Torino ● Film Festival Diritti Umani Lugano
Medfilm festival Roma ● shortlist Oscar 2025
per il secondo anno il Beltrade propone VISIONI PER I DIRITTI UMANI, preludio al Festival dei diritti umani.
quest’anno la rassegna, curata dalla Fondazione Diritti Umani, prevede 4 titoli, oltre a una collaborazione con la libreria Hoepli.
4/2 Tehachapi
18/2 Photofobia
18/3 Riverboom
22/4 From Ground Zero
FROM GROUND ZERO testimonia la resistenza di un popolo che riesce a raggiungere gli schermi di tutto il mondo attraverso 22 sofferte testimonianze della vita quotidiana a Gaza dopo il 7 ottobre
19:30
From Ground Zero è un progetto che raccoglie 22 cortometraggi realizzati da alcuni registi di Gaza. Lanciata dal regista palestinese Rashid Masharawi, l’iniziativa è nata nel contesto del nuovo conflitto con Israele scoppiato dopo gli attacchi del 7 ottobre 2023 e mira a offrire a giovani filmaker l’opportunità di esprimersi attraverso il proprio lavoro. Ogni film dalla durata compresa tra i 3 e i 6 minuti presenta un punto di vista originale sulla realtà di Gaza e sulle esperienze di vita della sua popolazione, tra la tragedia dei bombardamenti e lo spirito di sopravvivenza di un popolo. Mischiando generi che vanno dalla fiction al documentario, dall’animazione al cinema sperimentale, From Ground Zero presenta una varietà di storie che riflettono il dolore, la gioia e la speranza di Gaza e testimoniano della vitalità della sua scena artistica, nonostante le terribili condizioni in cui si trova a operare.
PARTE I
Reema Mahmoud – SELFIE (7’49); Muhammad Al Sharif – NO SIGNAL (4,19); Ahmed Hassouna – SORRY CINEMA (6’56); Islam Al Zeriei – FLASHBACK (5’21); Mustafa Kolab – ECHO (2’32); Nidal Damo – ALL IS FINE (4’29); Khamis Masharawi – SOFT SKIN (7’54); Bashar Al Balbisi – CHARM (4’12); Tamer Nijim – THE TEACHER (5’15); Ahmed Al Danaf – A SCHOOL DAY (3’09); Alaa Islam Ayoub – OVERLOAD (3’52).
«Mi fa moltissimo piacere quando vedo la solidarietà nel mondo perché, anche se non ha cambiato nulla sul terreno di guerra, fa comunque la differenza per i palestinesi, soprattutto a Gaza. In questo momento là si sentono completamente soli, isolati. Così, quando hanno la possibilità di vedere, di leggere che ci sono persone nel mondo che li sostengono, che non accettano quello che sta succedendo, questo dà loro speranza ed energia.» (Rashid Masharawi)
«Non c’è j’accuse verso il nemico, senso di rivalsa o spirito di vendetta nella cinepresa dei giovani cineasti. Su tutti i corti (o cortissimi) aleggia un’aria di dolorosa sospensione, di lutto fulminante, di straziante attesa, di urgenza testamentaria, perfino di speranza per una guerra che tarda a spegnersi. Non un film anti-ebraico, dunque, ma platealmente anti-bellico, ostinatamente umanista nel mostrare senza edulcorare né retoricizzare le devastazioni urbanistiche e psicologiche che causa il conflitto. Le vittime, come sempre, sono gli ultimi, i diseredati, i sommersi senza essere salvati: donne, bambini, adolescenti, promessi sposi, professionisti senza più lavoro, insegnanti senza cattedra, cineasti senza camera.» (Maria Zazzini, cinematografo.it)