enclave

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enclave
enklava

regia di Goran Radovanovic
con Filip Subaric, Denis Muric, Nebojša Glogovac, Anica Dobra, Meto Jovanovski, Cun Lajçi
fotografia: Vaxel Schneppat ● montaggio: Andrija Zafranovic
distribuzione: lab 80 film
Serbia, Germania 2015 – 92 minuti

v.o. serbo, albanese con sottotitoli in italiano

in collaborazione con Lab 80 film arriva in sala ENCLAVE di Goran Radovanovic, un film pacifista basato su una storia di amore e perdono nel Kosovo post-bellico.

Première al Belgrado FEST 2015, 1° Premio alla 34° edizione del Bergamo Film Meeting, selezionato per rappresentare la Serbia agli Oscar 2016, Premio del Pubblico al  Festival internazionale di Mosca 2016, selezionato in concorso ufficiale nei festival internazionali di Goa, Monterrey, Haifa e Antalya (nominato a 5 Golden Orange Awards).

Nenad è un bambino serbo che vive in un villaggio albanese del Kosovo post-bellico: abita in una frazione isolata con il padre e il nonno gravemente malato, a cui il bambino è molto affezionato. Ogni mattina va a scuola su un blindato delle Nazioni Unite, che lo protegge dalle aggressioni, e nella sua aula è solo con la maestra. Gli altri bambini del villaggio sono albanesi e uno di loro, Bashkim, è carico d’odio nei confronti di tutti i serbi. Un giorno, mentre la comunità albanese celebra un matrimonio, il nonno muore e Nenad attraversa le linee nemiche pur di riuscire ad avvisare il prete. Mentre sulle strade del villaggio matrimonio e funerale si incrociano come due universi paralleli incapaci di dialogo, Nenad si trova improvvisamente faccia a faccia con Bashkim: nelle mani dei due bambini la possibilità di riprodurre odio e divisione oppure di dare un piccolo, nuovo corso alla storia.

«Con questo film ho voluto indagare il nodo centrale della disputa serbo/albanese, che quindici anni fa ha portato alla guerra, crimini e distruzione. Io intendo far nascere questa domanda: è possibile la coesistenza di queste comunità, in una realtà segnata dalla presenza di enclavi, isole abitate da minoranze cristiane circondate da un mare di maggioranza musulmana? La mia risposta è di una chiarezza cristallina: l’odio, basato sulla paura del diverso, permane ancora fra le due comunità. La paura è l’assenza di amore. Per questo l’eroe di questa storia è un ragazzo di dieci anni che osa fare qualcosa di inimmaginabile per cristiani e musulmani del Kosovo: cercare un amico nell’altra comunità. Ho voluto fare un film pacifista, basato su una storia di perdono e amore.» (Goran Radovanovic)

«Enclave è una di quelle pellicole che inizialmente ti straniscono e poi, lentamente, centellinando le parole, grazie a movimenti fluidi e suoni che non stridono mai, ti entrano dentro, ti catturano e non ti lasciano sino all’ultima inquadratura.» (Vissia Menza)