Tutto in un’Estate! orario da definire

/ / Senza categoria

Tutto in un’Estate!
(Vingt Dieux!)

un film di Louise Courvoisier
con Clément Favreau, Maïwene Barthelemy, Luna Garret,
Mathis Bernard, Dimitri Baudry
sceneggiatura: Louise Courvoisier, Théo Abadie ● fotografia: Elio Balezeaux
montaggio: Sarah Grosset ● musiche: Linda Courvoisier
produzione: Agat Films & Cie / Ex Nihilo, France 3 Cinéma
distribuzione: Movies Inspired
Francia, 2024 ● 90 minuti

v.o. francese con sottotitoli in italiano

2024 Festival di Cannes: Un Certain Regard: Prix de la Jeunesse

il film beneficia della tariffa Cinema Revolution a 3,5€
grazie al contributo straordinario del Ministero della Cultura
(tariffa disponibile esclusivamente in cassa)

presentato al festival di Cannes nel 2024 all’interno della sezione Un Certain Regard, dove ha vinto il Prix de la Jeunesse, Tutto in un’estate esplora temi universali come la responsabilità, la crescita e la solidarietà. un omaggio alla vita rurale e ai giovani che, lontani dagli stereotipi, affrontano le sfide quotidiane con coraggio e umorismo.

giovedì 26 Giugno
07:00

Totone, 18 anni, trascorre la maggior parte del suo tempo a bere birra e fare festa con,il suo gruppo di amici nella regione del Giura. Ma la realtà bussa alla sua porta: deve prendersi cura di sua sorella di 7 anni e trovare un modo per guadagnarsi da vivere. Decide così di mettersi a produrre il miglior formaggio Comté della regione, quello che gli permetterebbe di vincere la medaglia d’oro al concorso agricolo e 30.000 euro.

«Volevo creare un ritratto davvero luminoso, in modo da non sprofondare nella miseria, ma trovare forza e luce nella storia. Mi sono ispirata più a un tono inglese, come La parte degli angeli [+] di Ken Loach, dove anche se la realtà sociale è difficile, non impedisce che ci siano anche molta luce e umorismo. […] Il film è incentrato su un ragazzo, ma dal punto di vista di una donna, parla di ciò che accade dietro le quinte di una sorta di virilità culturale, dell’inizio del desiderio, di come, quando si è costruiti in quel modo, non si sappia come accedervi e costruire se stessi intorno alla propria intimità. Per il personaggio femminile principale, non volevo cadere nel cliché dell’anti-femminilità e, non appena ho trovato l’attrice, mi ha aiutato molto a costruire il personaggio e a trovare il giusto equilibrio. Per me era molto importante trovare un modo per rappresentare la femminilità di una contadina senza cadere negli stereotipi, ma allo stesso tempo conservando quell’energia un po’ cruda e allo stesso tempo molto sensibile.» (Louise Courvoisier)

«Vingt Dieux ha un forte appeal che va al di là della semplice moda del cinema francese “riscopriamo la nostra provincia e la campagna francese” (da Petit paysan a Chien de la casse): è una storia di genere coming-of-age accessibile a tutti i tipi di pubblico e che inietta una rinfrescante commedia in stile “bifolchi di campagna” all’interno di tematiche umane e sociali che molti avrebbero trasformato in drammi. A suo modo, il film affronta con precisione (la sceneggiatura è scritta dalla regista con Théo Abadie) e grande autenticità (tutti gli interpreti sono non professionisti) il tema della gioventù e della cultura nelle zone agricole, dal lavoro (“Mi alzo alle 5 del mattino, finisco alle 22, non ho fine settimana, non ho ferie e non passo i weekend a ubriacarmi”) alla trasmissione di un patrimonio caseario, passando per qualche distrazione (le corse in auto), la famiglia, l’amicizia e l’amore. Tutti ingredienti molto semplici ma sapientemente bilanciati, che evitano gli stereotipi e fanno di questo primo lungometraggio una ricetta di successo.» (Fabien Lemercier, cineuropa.org)