PUT YOUR SOUL ON YOUR HAND AND WALK
un film di Sepideh Farsi
con Fatma Hassona
immagini e montaggio: Sepideh Farsi ● immagini di Gaza: Fatma Hassona
musiche: Cinna Peyghamy ● montaggio dialoghi: Léo Boisson
produzione: Reves D’eau Productions
distribuzione: Wanted Cinema
Francia, Iran, Palestina 2025 ● 112 minuti
v.o. inglese, arabo con sottotitoli in italiano
2025 Festival di Cannes: anteprima

Nuovo, drammatico e sentito tassello della filmografia che testimonia il genocidio di Gaza, un mosaico umano dove ogni tessera è un momento di condivisione, di speranza, di paura che unisce due anime lontane nel corpo ma vicine nello spirito. Destinato a diventare l’estrema testimonianza della vitalità di Fatma Hassona.
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Una regista iraniana (Sepideh Farsi) che vive a Parigi e una giovane fotoreporter (Fatma Hassona) che vive con la famiglia in Palestina documentando con le sue foto l’assedio della sua terra, progettano di realizzare insieme un documentario di denuncia della tragica situazione palestinese. Le due donne di parlano quasi ogni giorno con videochiamate che la regista tiene in memoria come documentazione per il lavoro da fare. Nelle loro conversazioni si mescolano rapporti giornalistici sulla situazione quotidiana che Fatma vede attorno a se e conversazioni personali sulle sperante e i sogni di una ragazza come tante, che vorrebbe girare il mondo come fotoreporter, mentre si vede confinata nella sua casa. Un giorno Sepideh comunica a Fatma che avranno la possibilità di presentare il progetto al Festival di Cannes e che sono entrambe invitate sulla Croisette. Fatma è felicissima della notizia che accoglie con uno dei suoi meravigliosi sorrisi. Il giorno dopo, 16 aprile 2025, improvvisamente, la casa degli Hassona viene distrutta da missili di precisione che uccidono Fatima e gran parte della sua famiglia. Secondo la regista “L’edificio è stato preso di mira, visto l’alto numero di giornalisti e fotografi uccisi dall’esercito israeliano a Gaza”. Il caso fa il giro del pianeta e scuote le coscienze. Quelle telefonate “preparatorie” diventano per la regista Farsi l’unico materiale disponibile per un film che viene pervicacemente alla luce. Ed è quanto mai autentico, necessario e urgente.
«Put your soul on your hand and walk è la mia risposta, come regista, ai massacri in corso dei palestinesi. Quando ho incontrato Fatma Hassona è avvenuto un miracolo. Lei è diventata i miei occhi a Gaza, dove resisteva documentando giorno per giorno la guerra. E io sono diventata un collegamento tra lei e il resto del mondo, dalla sua «prigione di Gaza», come la definiva lei. Abbiamo mantenuto questa linea di comunicazione per quasi un anno. I frammenti di pixel e suoni che ci siamo scambiate sono diventati il film che vedete. L’assassinio di Fatma il 16 aprile 2025, in seguito a un attacco israeliano alla sua casa, ne cambia per sempre il significato.» (Sepideh Farsi)
«Una condivisione di emozioni con cui sentirsi insieme anche a distanza, senza che le guerre, i confini, le censure, le pulizie etniche più criminali e nemmeno la morte possano farci nulla. Fatma Hassona ha saputo prendere in mano e la propria anima e (farla) camminare fino a portarla fuori, nel mondo, nella Storia, davanti agli occhi di tutti. Pronta a gridare la sua dignità e la sua verità, ma soprattutto a (ri)vivere, sempre e per sempre su uno schermo.» (Marco Romagna, Cinelapsus.it)

