LIBERE

/ / Senza categoria

LIBERE

un film di Rossella Schillaci
con Ada Gobetti, Giuliana Gadola Beltrami, Bianca Guidetti Serra, Lucia Boetto Testori,
Maria Airaudo, Lia Corinaldi, Marisa Sacco, Alda Bianco, Marisa Rodano, Anna Cherchi,
Joyce Lussu, Chiara Acciarini, Carla Dappiano, Carmen Nanotti
sceneggiatura: Paola Olivetti, Rossella Schillaci ● Fotografia: Stefania Bona, Davide Marcone
Montaggio: Fulvio Montano ● Musica: Giorgio Canali, Milva
Produzione:  Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza nell’ambito del Polo del ‘900
distribuzione: Lab 80 film
Italia, 2017 ● 76 minuti

v.o. in italiano

martedì 2 maggio ore 21.40
proiezione speciale al termine chiacchiere via skype
con la regista Rossella Schillaci

per celebrare la Liberazione, arriva in sala, grazie a Lab 80 film, LIBERE di Rossella Schillaci che indaga il periodo della Resistenza e gli anni della pace ma anche della “restaurazione” del primo dopoguerra dal punto di vista delle donne.

Qual è stato il ruolo delle donne nella Resistenza italiana? Il film racconta, con le voci delle protagoniste, cosa ha significato quel periodo di lotta, combattuta insieme agli uomini ma anche e soprattutto per la loro stessa liberazione.
Attraverso un montaggio suggestivo di film d’archivio, estrapolando un filo narrativo dalle interviste a partigiane, realizzate negli ultimi quarant’anni dall’Archivio nazionale cinematografico della Resistenza, emerge una precisa visione di quel periodo, “rivissuto” nella memoria e nei ricordi, a cui si fa risalire, per molte di loro, la prima vera nascita del femminismo, dove la lotta è vista anche come emancipazione e ricerca di libertà, dove si acquista una maggiore libertà sessuale e si richiede la parità nel lavoro e nella famiglia.
Cosa è successo dopo i festeggiamenti del 25 aprile 1945? Cosa hanno ottenuto le donne dopo la Liberazione, le aspettative, le promesse sono state mantenute? Le loro riflessioni, a volte amare, portano in luce un pezzo della nostra storia spesso dimenticato. Il film indaga il periodo della Resistenza e gli anni della pace ma anche della “restaurazione” del primo dopoguerra.

«Il film racconta una Resistenza parallela, la Resistenza delle donne, a volte non coincidente nelle diverse motivazioni e modalità d’azione con la Resistenza cui convenzionalmente ci si richiama.
Partendo da interviste filmate a partigiane, realizzate nel corso di un lungo lasso di tempo dalla fine degli anni ’80 a oggi, e quindi a tutti gli effetti oggi oramai materiale d’archivio, si è pensato di lavorarle estraendone solo le voci, e utilizzarle in funzione di una sorta di guida sonora narrativa e tematica, sulle immagini che ci forniscono invece le fonti visive (documenti, fogliettini scritti in fretta a matita, foto, volantini, relazioni, veline, tessere, e naturalmente sequenze di film amatoriali, documentari, cinegiornali)». (Rossella Schillaci)