Nowhere to hide

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Nowhere to hide

un film di Zaradasht Ahmed
con Colonel Kasongo, Colonel Mamadou Ndala, Bibianne “Mama Romance”, Hakiza Nyantaba
sceneggiatura: Zaradasht Ahmed ● fotografia: Zaradasht Ahmed
montaggio: Eva Hillström ● musica: Alex Khaskin
produzione: Ten Thousand Images
Iraq, Norvegia, Svezia, 2016 ● 78 minuti

v.o. arabo con sottotitoli in italiano

Premio Miglior film a IDFA 2016 ● anteprima italiana al Festival Middle East Now 2017
Interviene alla proiezione Bruno Neri, responsabile di TERRES DES HOMMES,
onlus attiva in Iraq soprattutto per la difesa dei bambini

ultimo appuntamento con il Mese del Documentario, una delle manifestazioni più rappresentative dedicate alla diffusione del cinema del reale nel nostro Paese, un ‘festival diffuso’ che propone il meglio della produzione documentaristica italiana ed internazionale.

Per NOWHERE TO HIDE interviene Bruno Neri di Terres des Hommes, che racconterà l’esperienza della Fondazione in Iraq. Obiettivo della onlus è proteggere i bambini da ogni forma di violenza o abuso, garantire a ogni bambino il diritto alla salute, all’educazione e alla vita.

tutti gli appuntamenti:
17-1, La Convocazione (E.Maisto) – il film è ancora in sala
24-1, Pagine Nascoste (S.Varani) – regista in sala
31-1, This is Congo (D. McCabe) – regista in sala
7-2, Nowhere To Hide (Z.Amhed) – ospiti in sala

Il regista segue per cinque anni la vita dell’infermiere iracheno Nori Sharif, che vive e lavora in una delle zone più pericolose del mondo, il cosiddetto “Triangolo della Morte”. Nel 2011, con il ritiro delle truppe internazionali, le immagini ritraggono storie di sopravvissuti carichi di speranza per il futuro. Quando nel 2014 l’ISIS avanza e occupa la città di Jalawla, anche Nori è costretto a scappare con la famiglia, e da quel momento decide di filmare se stesso in un lungo viaggio nel suo Paese. Il film ha vinto più di trenta premi in tutto il mondo ed è considerato dalla stampa internazionale uno dei documentari più importanti del 2016.

«La mia ambizione è lasciare che il pubblico rifletta sulle conseguenze umane di una realtà brutale, dove tutti i tabù sono violati. Con Nowhere to Hide voglio mostrare che siamo tutti parte della stessa realtà – guerra, esplosioni, vittime, terrorismo – ci riguardano globalmente e siamo tutti responsabili, nonostante la nostra posizione geografica. Contemporaneamente, voglio mostrare la resistenza umana che sta crescendo tra i sopravvissuti; mostrare la speranza della ricostruzione dopo il crollo della civiltà. Infine, come umani, l’unica cosa che può aiutarci a sopravvivere è credere che la volontà di costruire sarà sempre più forte del desiderio di distruggere.» (Zaradasht Ahmed)