AMEN

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AMEN

un film di Andrea Baroni
con Grace Ambrose, Francesca Carrain, Luigi Di Fiore
sceneggiatura: Andrea Baroni ● fotografia: Niccolò Palomba
montaggio: Federico Palmerini e Giuliana Sarli ● musiche: Diego Buongiorno
produzione: TNM Produzioni
distribuzione: Fandango
Italia, 2024 ● 85 minuti

v.o. in italiano

2023 TFF: fuori concorso

Un esordio che non teme di confrontarsi con temi universali quali la fede e il sacro e che tradisce, nel suo stile ordinato e rigoroso, una “disperata vitalità” da osservare con attenzione.

martedì 16 Luglio
11:00

In un casolare di campagna fermo nel tempo, vive una famiglia estremamente religiosa, di quelle cristiane che seguono alla lettera le Scritture del Vecchio Testamento. Le tre figlie non hanno mai abbandonato la proprietà spinte da rispetto, dovere e sotto l’egida di un padre padrone e una nonna dogmatica. Vivono di poco: l’orto e i campi permettono alla famiglia di sfamarsi e commerciare il minimo durante il mercato paesano. Il padre, Armando, ha abituate tutte a non chiedere più del dovuto. L’educazione religiosa e sociale è affidata a nonna Paolina. Il momento comune della Confessione è forse il più importante tra le attività della giornata: la chiude e ne conserva gli aspetti per cui fare ammenda. Le tre sorelle, infatti, sono costrette a rivelare ogni loro azione e pensiero recondito. Intanto da pochi giorni è arrivato misteriosamente al casolare Primo, un altro nipote di Paolina…

«Amen nasce dal caso che, nel periodo successivo alla reclusione e alla limitazione comune, scoprissi un luogo (il casolare delle riprese), che per me rappresentava allo stesso tempo il ricordo della felicità e quello dei divieti. Nei giorni successivi a quella scoperta, non riuscivo a non tornare continuamente a quella sensazione. Ho impiegato poco meno di due settimane per scrivere una sceneggiatura che non esisteva, e che non era mai esistita in forma di soggetto. Esattamente 28 giorni dopo aver visto il casolare, ero sul set e iniziavo a girare come fossimo dentro una Comune, con un gruppo di amici che voleva sperimentare con me il concetto di limite. Tirando le somme sono stati 45 giorni in stato di trans, come se la vita potesse temporeggiare, e appunto, si fosse fermata ad aspettare la mia mossa» (Andrea Baroni)

«I modelli cinematografici sono chiari: Teorema di Pasolini, ma soprattutto Le meraviglie di Alice Rohrwacher. A essere protagonista in Amen è la religione. Baroni mette in guardia davanti agli eccessi, al fanatismo. Invoca una fede equilibrata, armoniosa, mai ancorata all’oppressione e alla violenza. (…) Baroni padroneggia la macchina da presa, gira con rigore, anche accostandosi all’iconografia religiosa classica. La luce simboleggia in questo caso una santità perduta, costretta a cedere il passo all’ombra e a colori più scuri. Un esordio che fa ben sperare per il futuro.» (Gian Luca Pisacane, Cinematografo.it)