
L’ULTIMO TURNO
HELDIN
un film di Petra Biondina Volpe
con Leonie Benesch, Sonja Riesen, Alireza Bayram
sceneggiatura: Petra Biondina Volpe ● fotografia: Judith Kaufmann
montaggio: Hansjörg Weißbrich ● musiche: Emilie Levienaise-Farrouch
produzione: Zodiac Pictures
distribuzione: BIM
Svizzera, Germania 2025 ● 92 minuti
v.o. tedesco, turco, francese con sottotitoli in italiano
2025 Berlinale FF: Special Gala
lunedì 25 agosto dopo la proiezione chiacchiere con la regista in videocollegamento
il film beneficia della tariffa Cinema Revolution a 3,5€
grazie al contributo straordinario del Ministero della Cultura
(tariffa disponibile esclusivamente in cassa)

Sorretto da una viscerale interpretazione della protagonista Leonie Benesch, il nuovo ritratto femminile di Petra Volpe ci conduce nelle dinamiche, nelle tensioni e nelle emozioni che animano i reparti ospedalieri: lo fa con un approccio empatico, emotivo e mai banale, capace di utilizzare la macchina da presa come strumento di indagine rigoroso ed efficace.
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Floria lavora come infermiera in un ospedale cantonale svizzero: è giovane, abile, esperta, disponibile. E come succede sempre più spesso, insieme a una sola altra collega è l’unica di turno nel suo reparto e può contare giusto sull’apporto di una studentessa in tirocinio. Nonostante ciò, Floria riesce incredibilmente a occuparsi di tutti i pazienti, consolando un’anziana signora sola, promettendo a un paziente in perenne attesa l’arrivo imminente del medico, parlando con i parenti di una donna in punto di morte, sopportando le pretese e le ingiurie dei ricoverati con l’assicurazione privata. Per Floria il turno è infinito, e così la sua pazienza, anche dopo aver commesso un errore potenzialmente disastroso.
«Ero a New York durante la pandemia. Sono morte così tante persone, gli ospedali erano sovraffollati. Si vedeva come il personale infermieristico raggiungesse il limite e non si riprendesse mai del tutto. Cercavo un approccio all’argomento e ho letto il libro della giovane infermiera tedesca Madeline Calvelage, in cui descrive la sua vita quotidiana al lavoro. Il libro mi è sembrato un thriller. Questa sensazione di tensione, ansia e ritmo è stata decisiva per la forma del film. Ho contattato Madeline e mi ha consigliato sulla sceneggiatura. Abbiamo elaborato insieme le storie dei pazienti. Ho condotto molte interviste con il personale infermieristico. Anch’io ho lavorato in un ospedale. Attraverso questa approfondita ricerca, con l’aiuto di altre due infermiere e di un medico, la sceneggiatura è emersa lentamente.» (Petra Biondina Volpe)
«L’ultimo turno (Heldin) è il terzo lungometraggio della regista svizzera Petra Volpe che, dopo i buoni successi di Dreamland e The Divine Order, insiste sul sociale denunciando l’allarmante e crescente carenza di personale nei reparti ospedalieri. La splendida performance di Leonie Benesch intensifica e scandisce con minuzia uno spietato, a tratti frustrante ed emozionante tour de force che, partendo dal dramma ospedaliero, raggiunge le perfette coreografie al millimetro di un balletto, tende i nervi come farebbero i migliori war movie e, soprattutto, sfinisce come un pentathlon. L’occhio della Volpe pedina e osserva con piglio documentaristico il dinamismo attento e frenetico di ogni lettiga trascinata in corridoio, di ogni etichetta apposta su di una fialetta, eppure (…) non perde mai di vista la commozione per la multiculturalità di un’umanità costretta alla stasi, all’attesa di un verdetto in bilico tra fine e speranza.» (Federico Di Renzo, Quinlan.it)