MARGINI

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MARGINI

un film di Niccolò Falsetti e Francesco Turbanti
con Francesco Turbanti, Emanuele Linfatti, Matteo Creatini
sceneggiatura: Niccolò Falsetti, Tommaso Renzoni
fotografia: Alessandro Veridiani ● montaggio: Stefano de Marco, Roberto di Tanna
produzione: Dispàrte, Manetti Bros. Film
distribuzione: Fandango
Italia, 2022 ● 91 minuti

v.o. in italiano

2022 Mostra del cinema di Venezia: SiC Settimana Internazionale della Critica
premio del pubblico

tra malinconia e ironia, umorismo e sbalzi punk, un ritratto agrodolce e sincero della vita di provincia che ha la freschezza delle opere prime e una complice empatia per i suoi protagonisti ai margini.

Grosseto, 2008. Edoardo, Iacopo e Michele sono i giovani membri di un gruppo punk. Stanchi di suonare tra sagre e feste dell’Unità, hanno finalmente l’occasione di riscattarsi aprendo la data bolognese dei Defense, famosa band punk hardcore americana. Quando il concerto viene annullato, i tre non si danno per vinti: se non possono andare a Bologna a suonare con i Defense, allora saranno i Defense a venire a Grosseto. Il piano, però, si rivela più difficile del previsto: i paradossi della vita di provincia trasformano ogni dettaglio in un problema insormontabile, mettendo in discussione la riuscita dell’impresa ma soprattutto ciò a cui i tre tengono di più: la loro amicizia.

«Noi si tornava da Roma, da Firenze, da Bologna ancora carichi dalla sera prima, per il pogo e per la band che aveva suonato e non vedevamo l’ora di chiuderci in sala prove per scrivere quel nuovo pezzo di cui s’era chiacchierato in viaggio. Eravamo sempre a mille. Poi si scendeva dal treno, uscivamo nel piazzale della stazione di Grosseto e intorno a noi, lì, a casa nostra, c’era quella strana, disturbante, tranquillità. E la sensazione che non sarebbe mai successo niente. Ecco, abbiamo sempre percepito quel momento come un cortocircuito, una collisione di mondi, una situazione che ci faceva sentire fuori luogo, consolato solo dalla consapevolezza che prima o poi, da quel posto, ce ne saremmo andati. Questo è stato il punk per noi. La provincia aveva deciso che non saremmo stati i punk ribelli, i duri di strada di Londra, New York o Berlino. Quelli andavano bene per le nostre t-shirt, per le copertine dei dischi che compravamo, per i poster che riempivano le nostre camere. Noi sapevamo che non saremmo mai diventati in quel modo, e in qualche maniera la cosa c’andava bene. Abbiamo visto in questo spiraglio un potenziale narrativo enorme: da un lato è l’occasione per parlare della nostra generazione attraverso uno sguardo inedito. Dall’altro c’è la provincia, con tutto il suo enorme coefficiente di immedesimazione e la sua poetica. E, soprattutto, c’è il contrasto fra queste due dimensioni. Un contrasto che c’ha sempre fatto tanto ridere. Ecco, Margini è la storia di questo contrasto.» (Niccolò Falsetti, Francesco Turbanti)

«Margini diventa così lo specchio di una generazione che fa ancora più fatica a ritagliarsi uno spazio vitale e di azione in un presente che resta attaccato a convinzioni del passato e che non vede prospettive future. Ecco allora che il film si presenta come uno spaccato, come una finestra aperta su quelle generazioni che non smettono di sognare, ma che devono scontarsi con la disillusione e la mancanza di fiducia. Tutto questo traspare e diventa tangibile sullo schermo grazie a un’opera prima che fa della scrittura semplice, del peso delle parole e delle emozioni cangianti il proprio baricentro, su e intorno al quale ruotano la messa in quadro e il pregevole ensemble attoriale che vede la partecipazione di interpreti sempre affidabili come Valentina Carnelutti, Nicola Rignanese e Silvia D’Amico.» (Francesco del Grosso, Cinematographe.it)