SOTTO LE FOGLIE

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SOTTO LE FOGLIE
QUAND VIENT L’AUTOMNE

un film di François Ozon
con Ludivine Sagnier, Hélène Vincent e Josiane Balasko
sceneggiatura: François Ozon e Philippe Piazzo ● fotografia: Jérôme Alméras
montaggio: Anita Roth ● musiche: Evgueni & Sacha Galperine
produzione: Foz
distribuzione: BIM Distribuzione
2024, Francia ● 102 minuti

v.o. francese con sottotitoli in italiano

2024, San Sebastián IFF: miglior sceneggiatura, miglior attore non protagonista

per il suo nuovo film, François Ozon torna a lavorare partendo da una propria sceneggiatura, realizzando un’opera tenera sugli anni che passano e il rapporto tra le diverse generazioni, senza mai dare risposte certe o giudizi netti sui suoi personaggi, che continua a raccontare con la cura e la sensibilità che contraddistinguono la sua produzione.

giovedì 24 Aprile
19:40

venerdì 25 Aprile
14:40

sabato 26 Aprile
19:40

domenica 27 Aprile
18:10

lunedì 28 Aprile
15:40

martedì 29 Aprile
12:50

mercoledì 30 Aprile
17:20

La premurosa nonna Michelle (Hélène Vincent) vive la sua tranquilla pensione in un piccolo villaggio della Borgogna, vicino alla migliore amica Marie-Claude (Josiane Balasko). Michelle non vede l’ora di trascorrere l’estate con il nipote Lucas, ma quando sua figlia Valérie (Ludivine Sagnier) e Lucas arrivano a casa le cose iniziano a prendere una strana piega e nulla sembra andare per il verso giusto: Valérie mangia dei funghi velenosi raccolti da Michelle e il ritorno di Vincent (Pierre Lottin), il figlio di Marie-Claude appena uscito di prigione, sembra sconvolgere ulteriormente gli equilibri.

«Volevo filmare il contrasto tra la gioventù e la vecchiaia, filmare la mano del nipote in quella della nonna, il legame molto carnale che unisce nonni e nipoti. Probabilmente Michelle ha condotto una vita molto intensa, ma adesso si riposa, ha voglia di godersi la natura, la sua amica e suo nipote. Percepiamo un appagamento, un benessere, dei rituali, una solitudine cercata… fino al momento in cui, appunto, non ha più la possibilità di vedere suo nipote. Tutto a un tratto, ogni cosa le pesa.» (François Ozon)

«Diretto con sguardo ispirato, sempre teso a osservare la vita che esplode ai lati dell’inquadratura – e anche per questo non è importante vedere ciò che accade, ma sentire ciò che l’accaduto sprigiona nell’aria –, Sotto le foglie è uno dei parti più maturi e compiuti di un regista senza dubbio disomogeneo negli esiti artistici ma mai banale, mai incardinato in un percorso prono. Non dà risposte nette, Ozon, non crede in nessun modo che la verità possa passare attraverso l’immagine, e al di là di questo non giudica mai i suoi personaggi, ma li accompagna nel loro percorso di vita» (Raffaele Meale, Quinlan.it)