Strange Darling

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Strange Darling

un film di JT Mollner
con Willa Fitzgerald, Kyle Gallner, Madisen Beaty, Bianca A. Santos
sceneggiatura: JT Mollner ● fotografia: Giovanni Ribisi
montaggio:  Christopher Robin Bell ● musiche: Craig DeLeon
produzione: Miramax, No Remake Pictures, Spooky Pictures
distribuzione: Vertice360
Stati Uniti, 2024 ●97 minuti

v.o. inglese con sottotitoli in italiano

dal 13 febbraio al beltrade arriva Strange Darling, thriller psicologico al cardiopalma che segue la caccia tra un killer e la sua vittima, esplorando il lato oscuro delle relazioni umane in un’atmosfera carica di tensione.

sabato 22 Febbraio
23:00

domenica 23 Febbraio
12:40

mercoledì 26 Febbraio
22:00

La Signora (Willa Fitzgerald) e il Demone (Kyle Gallner) dopo un incontro casuale, decidono di passare la notte in un motel, dove la donna, propone un gioco sadomasochistico in cui lui finge di essere un serial killer e lei la sua vittima. Ma ciò che sembra un semplice gioco di ruolo si trasforma presto in una danza mortale. Nel corso della notte, la Signora rivela gradualmente il suo piano letale. Dopo aver sedato il Demone con una dose di ketamina, lo marchia con le sue iniziali. Tuttavia, quando scopre che il Demone è in realtà un agente di polizia sotto copertura, le carte in tavola cambiano…

«Il mio grande obiettivo quando stavo scrivendo il film e poi mentre lo stavamo realizzando, era quello di assicurarmi di non ingannare mai il pubblico con delle performance disoneste, un comportamento disonesto dei personaggi o qualsiasi cosa che sembrasse disonesta. Quindi, volevo assicurarmi che dicessimo la verità in ogni scena, poi la struttura narrativa, che è non consequenziale e frammentata, è ciò che produce stupore e smarrimento, costringendo lo spettatore a un costante ricalcolo delle proprie certezze» (JT Mollner)

«L’opera seconda dell’italoamericano JT Mollner, che ha da subito ricevuto prestigiosi endorsement come quelli di Stephen King, Mike Flanagan e J.J. Abrams, è davvero tra i thriller migliori dell’anno per diverse ragioni, a partire dalla cura estetica profusa nella realizzazione. […] Il racconto a incastro, dopo Tarantino, è sempre a rischio di risultare un vezzo superfluo, una barriera tra il regista, che cerca di dimostrare quanto è astuto a scomporre e ricomporre la storia, e lo spettatore che invece vorrebbe semplicemente abbandonarsi al suo corso. Nel caso di Strange Darling però, senza dare spoiler, il gioco di prestigio funziona, crea colpi di scena e soprattutto costruisce un progressivo disvelamento del racconto, dove l’interesse si divide tra il classico “come finirà?” e il non meno intrigante “come siamo davvero arrivati a questo?”. (Andrea Fornasiero, mymovies.it)