THE BEAST

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THE BEAST
La bête

un film di Bertrand Bonello
con Léa Seydoux, George MacKay
sceneggiatura: Bertrand Bonello ● fotografia: Jose´e Deshaies
montaggio: Anita Roth ● musiche: Bertrand Bonello, Anna Bonello
produzione: Les Films du Bélier, My New Picture, Sons Of Manual
distribuzione: I Wonder Pictures
Francia, Canada, 2023 ● 146 minuti

v.o. francese e inglese con sottotitoli in italiano

2023 Mostra internazionale del cinema di Venezia: Concorso

mercoledì 27 novembre ore 21.00 > proiezione speciale
al termine videochiacchiere con Bertrand Bonello,
modera Matteo Marelli (FilmTV)

In un futuro prossimo in cui l’intelligenza artificiale regna suprema, le emozioni umane sono bandite. Il maestro Bertrand Bonello rilegge Henry James in un’opera visionaria, potente e contemporanea, con una storia d’amore che trascende passato, presente e futuro.

giovedì 21 Novembre
11:00

venerdì 22 Novembre
14:20

sabato 23 Novembre
16:40

domenica 24 Novembre
10:30

lunedì 25 Novembre
16:40

martedì 26 Novembre
12:40

mercoledì 27 Novembre
21:00

In un futuro prossimo in cui regna suprema l’intelligenza artificiale, le emozioni umane sono ormai considerate una minaccia. Per liberarsene, Gabrielle deve purificare il suo DNA: si immerge quindi in vite precedenti, dove rincontra Louis, suo grande amore di un tempo. Ma la donna è vinta dalla paura, un presagio che la catastrofe è vicina.

«Per prima cosa, volevo ritrarre una donna e occuparmi di amore e di melodramma. Dopodiché, volevo inserire il tutto nel cinema di genere, che a mio avviso crea una buona combinazione con le storie d’amore. Ho voluto mescolare intimità e spettacolo, classicismo e modernità, noto e ignoto, visibile e invisibile. Parlare, forse, del più straziante dei sentimenti, la paura dell’amore. Il film è anche il ritratto di una donna, che diventa quasi il documentario su un’attrice.» (Bertrand Bonello)

«L’invasione degli ultracorpi firmata da Bonello (che per il film ha preso spunto dal racconto La bestia nella giungla di Henry James) non può che avere una connotazione politica, cosa che evidentemente non sorprende visti i “precedenti” del regista e che, chiaramente, viene scandita con forte coerenza interna: al progressivo annichilimento si accompagna l’efficienza sociale laddove gli anni ’10 preludono in fondo alle due guerre mondiali ossia al sangue e alla devastazione. Film solo apparentemente cervellotico e in realtà romantico ed esistenziale, The Beast è una distopia perturbante che attraversa tre scenari psico-sociali diversi restituendo l’unitarietà inattaccabile di un elemento orrorifico, catastrofico e mortalmente vivo. In questo gioco di rifrazioni un po’ lynchiane, Bonello non si ritira in una torre d’avorio ma interroga se stesso, oltre al nostro tempo con le sue implicazioni, in un film generoso, intelligentissimo e potente sorretto dall’ottimo MacKay ma soprattutto da Seydoux, un’attrice straordinaria dalla carriera sempre più raffinata.» (Elisa Battistini, quinlan.it)