X – A SEXY HORROR STORY

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X
A SEXY HORROR STORY

un film di Ti West
con Mia Goth, Jenna Ortega, Brittany Snow, Scott Mescudi
sceneggiatura: Ti West ● fotografia: Eliot Rockett
montaggio: David Kashevaroff, Ti West ● musiche: Tyler Bates, Chelsea Wolfe
produzione: A24
distribuzione: Koch Media
Stati Uniti, Canada, 2022 ● 105 minuti

v.o. inglese con sottotitoli in italiano

Dopo 16 anni da “The House of the Devil” Ti West torna all’horror con un omaggio al genere e ai suoi modi e temi, un atto di amore al mondo degli horror anni 70, specchio di una provincia americana ostile a qualsiasi cambiamento. un horror vintage con tutti gli stereotipi e le regole del caso, in cui è proprio il calco e l’esibizione sfacciata del già visto a fare da motore alla vicenda, a partire dal tema della libertà sessuale e dalle conseguenze che questa comporta.

In una remota fattoria del Texas, una troupe si prepara a girare un film per adulti. L’anziana e solitaria coppia che li ospita nutre un particolare interesse per questi giovani ospiti. Quando cala la notte, il lascivo interesse della coppia diviene violento.

«Ho girato molti film horror di seguito e mi sono divertito molto a farlo. Fare un film è un’esperienza alquanto traumatica, quindi devi volerlo davvero. Volevo prendermi una pausa perché sentivo di non avere niente di nuovo da offrire. Ho girato 17 episodi televisivi in circa cinque anni, mi stavo davvero divertendo, ma avevo questa idea in testa e un paio di anni fa ho pensato che se ci fosse mai stato un momento per farlo, sarebbe stato questo. Ho un grande rispetto per il cinema e volevo mostrare alle persone com’è fare un film. Volevo realizzare un progetto che fosse una lettera d’amore per il cinema e che mettesse in evidenza tutti gli elementi che compongono un film: dagli effetti speciali, al trucco, alla recitazione, alla colonna sonora e tutto il resto.» (Ti West)

«Con il ritorno di Ti West al lungometraggio è stato realizzato un omaggio al periodo d’oro del genere horror, che abbraccia gli anni 70/80. Quello riuscito nel tempo a conquistare gli adepti ad uno stile riconoscibile per il suo supporto politico evidente ed un portato di violenza incontrollata. In fondo un grido di protesta contro il mondo, iniquo, distratto, vanitoso, ipocrita. (…) Ed il regista statunitense non lascia cadere l’occasione per toccare ogni punto dell’incoerenza di un Paese spinto più di ogni altro da un’ambizione dilaniante (…). Il mondo onirico di Ti West è popolato da predicatori invasati, cialtroni e dilettanti in cerca di fortuna, mossi da un unico dio, il denaro. (…) Un gruppo di persone, ragazze e ragazzi, arriva in una fattoria isolata per girare un film porno d’autore. Qualcosa andrà storto, si respira nell’aria un odore malefico (…). Sotto la patina trasgressiva dell’orgia c’è il riflesso del puritanesimo, la morale pubblica messa a repentaglio dal piacere, repressione e frustrazione, desiderio e rottura. Nei valori manifesti dell’epoca c’è lo stesso quadro inquietante del contemporaneo, e la paura del diverso, il razzismo, l’invidia, il rimpianto sono i colori utilizzati per comporlo.» (Antonio D’Onofrio, sentieriselvaggi.com)