6:06 – LE VIE DEL CINEMA

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6:06

un film di Tekla Taidelli
con Davide Valle, George Li Tourniaire, Roberto Sadhi Sersanti, Hayden, Romina Lo Bue
sceneggiatura: Tekla Taidelli, Edoardo Moghetti, Davide Valle
fotografia: Tommaso Lusena De Sarmiento
montaggio: Fabio Nunziata ● musiche: Neerg, deejay DSastro, deejay Maskk
produzione: Argo Film, Tranky Film, Filmesdamente
distribuzione: LSPG Popcorn Distribution
Italia, Portogallo, 2025 ● 101 minuti

v.o. italiano

2025 Mostra del Cinema di Venezia: Giornate degli autori – Notti Veneziane
Premio SIAE al talento creativo

Proiezione all’interno de Le vie del Cinema 2025
Per info su prenotazioni e biglietti consultare il sito dedicato: le vie del cinema 

6:06, presentato alle Giornate degli autori, Isola Edipo – Notti veneziane, dove ha vinto il premio SIAE al talento creativo, segna il ritorno della regista milanese Tekla Taidelli con una storia forte di tossicodipendenza e desiderio di riscatto, crudo e autentico a vent’anni dal suo esordio del 2004 con Fuori Vena, ai tempi paragonato ad Amore tossico di Claudio Caligari.

lunedì 29 Settembre
21:30

Leo ha ventisei anni e una vita in bianco e nero. Le sue giornate iniziano sempre alle 6:06, tra lavori miserabili e una corsa senza fine per procurarsi la dose successiva. La droga non è solo una dipendenza, è un loop mentale che lo tiene intrappolato in un eterno déjà vu. Ogni tentativo di cambiare, scappare, lo riporta sempre allo stesso punto: l’inizio. Finché non incontra Jo-Jo: enigmatica ventenne che parla solo francese e guida un caravan come se fosse in fuga da qualcosa. Anche lei porta un dolore profondo. Jo-Jo non è una salvezza facile, ma è il caos di cui Leo ha bisogno. Lei ha i suoi demoni. In qualche modo sa vedere attraverso le crepe di Leo. Insieme partono verso il Portogallo, tra paesaggi onirici e polverosi, dove le loro anime si incontrano e parlano finalmente la stessa lingua. Ma la loro non è una storia di salvezza semplice: Leo lotta contro la sua dipendenza, Jo-Jo sembra essere sempre a un passo dal dissolversi, come se fosse lì solo per mostrargli la via da seguire.

«6:06 è un film viscerale e personale, radicato nell’esperienza e nelle cicatrici dell’autrice, che esplora il confine tra salvezza e autodistruzione. La regista lavora con attori non professionisti e “di strada” per portare autenticità e crudezza sullo schermo. I protagonisti, Leo (Davide Valle) e Jo-Jo (George Li), incarnano vulnerabilità e caos: Leo rappresenta un vuoto emotivo mentre Jo-Jo è una forza destabilizzante ma non redentiva. La fotografia, curata da Tommaso Lusena De Sarmiento, utilizza luce instabile e cromie esasperate per enfatizzare alienazione e dipendenza. 6:06 è un viaggio crudo e graffiante che non offre redenzione ma invita lo spettatore a confrontarsi con il dolore e il caos della vita, mostrando come anche nelle crepe più profonde possa emergere bellezza.» (Tekla Taidelli)

«La regista ritorna sulla problematica della tossicodipendenza, come nel suo primo film, dopo molti anni, trovando grosse difficoltà a realizzare il secondo lavoro, perché ha dovuto subire sulla propria pelle la sciagura della droga, sperimentando in prima persona cosa significa sprofondare per poi faticosamente riemergere. Anche l’andamento visivo di 6:06 (vincitore a Venezia del Premio SIAE al Talento Creativo) sposa fedelmente il percorso della storia raccontata: dalla prima parte “notturna” e nefasta, in cui le giornate si ripetono all’infinito, si passa ad una seconda parte in cui la luce ritorna a fare capolino, soprattutto nelle immagini spettacolari delle maestosi pareti rocciose che si aprano all’immensità dell’oceano. La crudezza, l’autodistruzione, il buio, si aprono lentamente alla bellezza, all’autenticità, alla vulnerabilità dell’animo umano, per inseguire il desiderio di riscatto e verità.» (Leonardo Lardieri, sentieri selvaggi)