AFTERWORK ● DAL 15 GIUGNO

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AFTERWORK

un film di Erik Gandini
con Noam Chomsky, Elisabeth Anderson, Armando Pizzoni
fotografia: Fredrik Wenzel ● montaggio: Johan Soderberg
musiche: Johan Söderberg
produzione: Fasad Productions
distribuzione: Fandango
Svezia, 2023 ● 81 minuti

v.o. inglese con sottotitoli in italiano

dall’autore di Videocracy e La teoria svedese dell’amore, un nuovo sguardo a cavallo tra sociologia e cinema che indaga e interroga il rapporto dell’uomo con il lavoro, il suo futuro e la possibilità di una vita che ne elimini la necessità.

La nostra è una società basata sul lavoro. Fin dall’infanzia ci viene insegnato ad essere orientati al risultato e ad essere competitivi. La maggior parte dei lavori esistenti oggi potrebbe scomparire nei prossimi anni per via dell’automazione e dell’intelligenza artificiale. Potremmo presto dover ripensare al ruolo che il lavoro ha nelle nostre vite come elemento centrale della nostra esistenza. L’approccio di questo documentario è esistenziale, curioso e cinematografico. Attraverso le esperienze dirette dei suoi protagonisti in quattro nazioni emblematiche – Kuwait, Corea del Sud, Usa e Italia – After Work esplora cos’è oggi l’etica del lavoro e come potrebbe essere un’esistenza libera dal lavoro

«Ho voluto pensare al lavoro come un’idea, più che una necessità. Qualcosa che sta perdendo senso rispetto a 350 anni fa, all’epoca della rivoluzione industriale. Credo che sia arrivato il momento di ripensarlo. Completamente. Quando abbiamo iniziato a immaginare il documentario, nel 2020, Chat GPT non c’era. Pensavamo che la rivoluzione sarebbe cominciata con l’automazione. Invece i primi a scomparire saranno proprio i lavori creativi.» (Erik Gandini)